Al Policlinico di Modena il primo trapianto al mondo di fegato con un robot


Al Policlinico di Modena si è scritto un piccolo pezzo di storia per la medicina Il primo trapianto al mondo di emifegato con tecnica split completamente robotica. A sottolinearlo con orgoglio è stato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale: «È una conquista che nasce nel cuore della sanità pubblica, in una regione che crede fortemente nell’eccellenza accessibile a tutti». L’intervento è stato eseguito da un paziente di 62 anni affetto da cirrosi epatica e tumore al fegato, in lista d’attesa da sei mesi. A eseguire l’operazione è stata l’équipe della chirurgia epatobilopancreatica diretta dal professore Fabrizio Di Benedetto. Il fegato donato, riferisce la Repubblica, è stato suddiviso in due porzioni. Il 70% è stato trapiantato nel paziente modenese. Il restante 30% è andato a un bambino siciliano di sei anni, colpito da epatite fulminante.
«Operazione da 100mila euro, ma nella sanità pubblica»
«La tecnologia robotica ci ha permesso un’incisione più piccola, minore perdita di sangue e una degenza ridotta da dieci a cinque giorni, ha spiegato l’esperto Di Benedetto. È la prima volta, a livello mondiale, che una tecnica split viene applicata in un trapianto epatico interamente eseguito in chirurgia robotica. «È un’operazione da 100mila euro. Ed è importante ricordarlo ogni volta che diamo per scontata la sanità pubblica», ci ha tenuto a evidenziare Luca Baldino, direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena.