Simone Inzaghi dopo il ko in Champions: «Zero titoli, ma brava Inter». Il futuro in panchina? «Ora c’è troppa delusione…»


Delusione, amarezza, ma anche orgoglio per il percorso fatto nella stagione che si chiude. È il sentimento che accomuna Simone Inzaghi e Beppe Marotta, rispettivamente allenatore e presidente dell’Inter, dopo la sconfitta per 5-0 in finale di Champions League col Paris Saint-Germain. «Si è dimostrata squadra più forte di noi», ammette Inzaghi a caldo ai microfoni di Sky Sport. «Noi abbiamo approcciato male, la gara preso gol e facilitato il compito al Psg. Io per primo potevo fare di più: è una sconfitta brutta, che lascia amarezza, ma che non cancella quel che abbiamo fatto, il percorso fatto fin qui». Ha già pronta la sintesi insomma, Inzaghi: «Zero titoli sì, ma bravissimi lo stesso. Testa alta quindi, nonostante la delusione e l’arrabbiatura. Analisi condivisa da Marotta: «È stata una serata negativa dove l’avversario ci ha surclassati in tutto, ma questo non deve inficiare la nostra stagione», dice il presidente sempre a Sky.
Il futuro di Simone Inzaghi e i piani dell’Inter
E nella prossima di stagione, chi ci sarà a guidare i nerazzurri? Ancora Inzaghi, tentato dalle sirene dell’Arabia saudita, o qualcun altro? Nessuno dei due scioglie la riserva, nella serata della Caporetto di Champions. «Vedremo nei prossimi giorni con la società, dopo la seconda finale persa in tre anni c’è troppa delusione e amarezza. Ci sarà tempo per parlarne con una società che di certo ha dimostrato sempre, anche stasera, di essere molto presente», si limita a dire Inzaghi. E Marotta conferma che bisognerà attendere qualche giorno di riflessione prima di aver la risposta all’enigma: «Nessun cambio di valutazione, avevamo detto che ci saremmo visti con Inzaghi la prossima settimana. Lui ha un anno ancora di contratto, ci incontreremo ma è indipendente dalla serata. Non cambia nulla».