Claudio Ranieri rifiuta la panchina della Nazionale. Ora gli azzurri sono nei guai


Claudio Ranieri non sarà il ct della nazionale italiana di calcio. Dopo ore di riflessioni l’ex allenatore della Roma, che ora diventerà senior advisor della società, ha rifiutato la possibilità di allenare gli azzurri. Ranieri dunque sarà impegnato solo con il club giallorosso nella prossima stagione. L’Italia è ufficialmente senza allenatore dopo l’esonero di Luciano Spalletti. L’altro nome che si faceva in questi giorni è quello di Stefano Pioli, ex Lazio, Fiorentina e Milan. Sullo sfondo anche Daniele De Rossi e Fabio Cannavaro.
Il messaggio di Ranieri: «Grazie Gravina, ma scelgo la Roma»
«Ringrazio il presidente Gravina per l’opportunità, un grande onore, ma ho riflettuto ed ho deciso di restare a disposizione della Roma nel mio nuovo incarico in modo totale». È all’Ansa che Ranieri affida l’ufficialità del suo no alla nazionale italiana. Un «no» che in realtà, per questioni meramente formali, il tecnico avrebbe dovuto dare o alla Roma o alla Figc. «I Friedkin mi hanno dato il loro pieno supporto e appoggio per qualsiasi decisione avessi preso riguardo alla Nazionale, ma la decisione è solo mia», ha poi specificato.
Il contatto Gravina-Ranieri e il tentativo di oltrepassare l’ostacolo del «conflitto di interessi»
Secondo fonti federali, nelle ultime ore il presidente della Figc Gabriele Gravina aveva chiamato Dan Friedkin, esponendogli la volontà di rivolgersi a Ranieri. Dopo aver ricevuto il via libera libera del proprietario della Roma, aveva contattato direttamente Ranieri, che si sarebbe dimostrato da subito entusiasta. Il nodo formale da sciogliere era stato approfondito, cercando un’opzione che permettesse a Claudio Ranieri di mantenere un doppio impiego a livello di club e di nazionale. Lo stesso Gravina aveva sottoposto ai Friedkin un memorandum con i chiarimenti richiesti, che avrebbero reso compatibili i due incarichi. Salvo poi rimanere a bocca asciutta.