Le strane teorie sul vaccino Kostaive anti Covid-19 «trasmissibile per via aerea»


Secondo una vecchia narrazione No vax, ci sarebbe un progetto per “contagiare” i non vaccinati con dei vaccini anti Covid “contagianti”, anche per via aerea. Generalmente il buon senso dovrebbe portarci a gioirne, specialmente se tale protezione non si accompagna a rilevanti rischi di incorrere in eventi avversi, come è successo a chi ha accettato di sottoporsi a inutili e pericolose trasfusioni per “disintossicarsi” dal vaccino Covid, riscontrando poi l’epatite C. Attualmente, i vaccini contro il SARS-CoV-2 non sono trasmissibili in alcun senso. Anche se alcuni utenti hanno assegnato questo attributo al vaccino a sa-mRNA Kostaive in diverse condivisioni Facebook (per esempio qui e qui), che questo sarebbe un pericolo. Vediamo da dove deriva questa narrazione e perché risulta priva di fondamento.
Per chi ha fretta:
- Alcune condivisioni riportano che il vaccino Covid Kostaive si possa trasmettere anche ai non vaccinati.
- Si congetturano collegamenti tra le Spike indotte dal vaccino «autoreplicante» e gravi eventi avversi.
- Kostaive è un vaccino «autoamplificante». Il messaggio genetico viene sempre replicato nelle cellule ospiti, ma con la possibilità di ottimizzare la produzione delle Spike.
- Come tutti i vaccini Covid Kostaive non si trasmette in nessun modo ad altri soggetti.
- Le Spike una volta prese di mira dal sistema immunitario – che così “impara” a riconoscere quelle del SARS-CoV-2 -, si degradano.
- Non sono stati dimostrati in studi seri collegamenti tra Spike ed eventi avversi, che sono ben più probabili contraendo una infezione senza alcuna protezione.
- Idem come sopra per le particelle lipidiche necessarie al trasporto del vaccino nelle cellule ospiti.
Analisi
Le condivisioni sulla fantomatica “contagiosità” del vaccino Kostaive si presentano con le seguenti didascalie:
+++ Urgente++++
Sta per essere commercializzato in Europa Kostaive, il primo vaccino antiCovid autoreplicante. Può riprodursi per un tempo indefinito e trasmettersi anche ad altre persone per via aerea. Insomma ti vaccini anche se non vuoi farlo. È fatto apposta per eliminare ogni forma di opposizione al vaccino.
È un pericoloso gioco d’azzardo approvato dalla Commissione europea ma l’Italia può opporsi alla decisione della Commissione Europea entro oggi, lunedì 9 giugno. Pochi ne hanno parlato, facciamo sentire la nostra voce.
Chi è d’accordo con questa richiesta rivolta al governo rilanci per favore questo mio messaggio.

Kostaive il vax autoreplicante è già in vigore/approvato in Italia dal 25 maggio
Vaccini mRNA REPLICON Kostaive: causano “GRAVI ANOMALIE DEL SANGUE” nel 93% dei riceventi “KOSTAIVE è un’iniezione di mRNA autoreplicante sviluppata da Arcturus Therapeutics, azienda finanziata da B. Gates specializzata in prodotti farmaceutici…mRNA” Praticamente questo veleno trasmetterà la proteina spike ad esseri umani non vaccinati e agli animali. Naturalmente il nostro governo approva, visto che NON DECIDONO NIENTE,E SONO SERVI!!! 31-05-’25

Come funziona il vaccino «autoamplificante» Kostaive
I risultati degli studi clinici fino alla terza fase, che attestano efficacia e sicurezza dell’sa-mRNA, sono consultabili da tutti su Nature. Tra le società che hanno finanziato gli studi troviamo la Arcturus Therapeutics Inc., che in questo modo ha potuto sviluppare il primo vaccino a sa-mRNA col marchio «Kostaive®». Trovate maggiori approfondimenti su BioSpace. Per approfondire tutto il percorso dai primi esperimenti pre-clinici ai trial di terza fase, potete leggere il nostro precedente articolo qui. Se volete informazioni più dettagliate su come l’EMA ha approvato il vaccino Kostaive trovate la documentazione qui e qui.
Stando alle specifiche riportate dall’EMA, Kostaive è un nuovo vaccino Covid a mRNA che presenta in aggiunta le istruzioni per far produrre alle cellule l’enzima replicasi. Si parla più precisamente di sa-mRNA:
«Kostaive contiene il principio attivo zapomeran – spiega l’Agenzia europea -, una molecola di RNA messaggero (mRNA) autoamplificante (nota come sa-mRNA): si tratta di una molecola con istruzioni per produrre una proteina dal ceppo originale di SARS-CoV-2, il virus che causa il COVID-19; contiene anche istruzioni per produrre un enzima chiamato replicasi, che crea copie aggiuntive dell’mRNA. […] Quando una persona riceve il vaccino, alcune cellule leggono l’sa-mRNA del vaccino e producono temporaneamente l’enzima replicasi. La replicasi produce quindi ulteriori copie dell’mRNA della proteina spike, che la cellula utilizza per sintetizzare la proteina spike. Il sistema immunitario della persona identifica quindi la proteina spike come estranea e produce difese naturali – anticorpi e linfociti T – contro di essa».
Per il resto si tratta di un vaccino a mRNA che funziona e si produce come tutti gli altri già approvati in Occidente:
«Il vaccino è contenuto in nanoparticelle lipidiche (piccole particelle di grasso) che aiutano l’mRNA a entrare nelle cellule dell’organismo. Dopo la vaccinazione, l’mRNA del vaccino, l’enzima replicasi e la proteina spike vengono scomposti ed eliminati dall’organismo».
Su produzione e funzionamento dei vaccini a mRNA trovate alcuni nostri approfondimenti qui e qui. Su come risultano efficaci e perché i vaccini Covid approvati in Occidente trovate la nostra Guida, qui.
«Autoreplicante» non significa «trasmissibile» né «pericoloso»
Abbiamo chiesto maggiori approfondimenti al dottor Luca Fanasca, specialista in microbiologia e virologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II. Facciamo gli avvocati del diavolo, anzi, del No vax: siamo sicuri che queste paure siano del tutto infondate? Per esempio nel caso dei vaccini a virus attenuato sono stati registrati undici casi in tutto il mondo (quindi rarissimi) di persone vaccinate contro la varicella, che hanno trasmesso una forma molto lieve della malattia, come riporta il sito dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù.
«C’è una grande differenza rispetto ai vaccini a virus attenuato – spiega il dottor Fanasca a Open -. Nel caso dei vaccini a replicone, infatti, l’mRNA codifica solo per le proteine non strutturali deputate alla sintesi della replicasi (nel caso di Kostaive, la replicasi di un particolare alphavirus), ma non per le proteine strutturali necessarie alla sintesi di una particella virale completa capace di propagarsi. Quindi il vaccino è sì autoreplicante, ma non ha competenza di propagazione, come peraltro sottolineato anche nel documento EMA circa Kostaive».
«Tra l’altro c’è agganciata, al discorso senza fondamento dello shedding del vaccino, anche la paura della autoreplicazione incontrollata». È noto per esempio il viral shedding, ovvero il tempo in cui un virus pur essendo latente è ancora contagioso.
«Bisogna considerare invece almeno due fattori – continua il Microbiologo -. In primo luogo l’attività della replicasi conduce alla presenza nel citoplasma di molecole di RNA bicatenario, e nelle nostre cellule ci sono dei sensori che riconoscono questa tipologia di molecola e attivano una serie di risposte che portano, tra le altre cose, al graduale arresto della sintesi proteica. In secondo luogo, la replicasi dell’alphavirus coinvolta ha un meccanismo peculiare per cui se nei primi cicli va a riprodurre tutto l’mRNA vaccinale, dando luogo alla sintesi di altre replicasi e di proteina Spike, successivamente va incontro a uno switch tale per cui va a replicare in maniera preferenziale l’mRNA a valle, per cui viene prodotta quasi esclusivamente proteina Spike».
Quindi il risultato è che la produzione di proteina Spike a un certo punto si arresta? «Sì, non c’è un meccanismo che si autoperpetua all’infinito – conferma Fanasca -, e il vantaggio è che serve una dose molto minore di vaccino per produrre una risposta pari o superiore a quella dei vaccini già in uso – servendosi quindi dell’attività di un minor numero di cellule. La paura dello shedding rimane comunque immotivata». L’abbiamo già vista coi primi vaccini a mRNA. «Peccato che si parli di dosi di vaccino talmente irrisorie, senza produzione di particelle capaci di propagazione, da rendere semplicemente improponibile l’ipotesi, figuriamoci asserirla come fosse dato di fatto».
Un altro “tormentone” No vax è l’idea che l’mRNA possa permanere nell’organismo causando danni di vario tipo. «Per poter dar luogo ai suoi effetti un mRNA deve entrare in una cellula – conclude l’Esperto -, nell’ambiente extracellulare viene velocemente riconosciuto ed eliminato. L’mRNA di Kostaive non fa eccezione. senza accesso a una cellula che peraltro possa supportare la sua traduzione, al contrario di come avviene nel caso dei virus attivi che dispongono di meccanismi appositi, non fa proprio un bel niente».
Le origini della narrazione sui vaccini «trasmissibili per via aerea»
Forse vi starete chiedendo a questo punto cosa c’entra la storia del vaccino Kostaive trasmissibile per via aerea, come se fosse la malattia contagiosa da cui proteggersi. In realtà è una vecchia narrazione che i No vax applicano per tutti i vaccini Covid. Si basa sulla paura della Spike che resterebbe troppo tempo in circolazione, causando tumori, malattie neurodegenerative e «immunità negativa». Nasce anche una “nuova malattia”, la «VAIDS». Secondo questa credenza No vax i vaccini causerebbero una malattia simile all’AIDS. Già che ci sono parlano anche della possibilità che queste Spike possano essere trasmesse dai vaccinati, “contagiando” i non vaccinati. Si trovano ragionamenti analoghi riguardo alle nanoparticelle lipidiche, ovvero gli “involucri” che ospitano l’mRNA. Oppure si parla di DNA estraneo dovuto a rimasugli degli «stampi» usati per la produzione dell’mRNA, infine questa stessa molecola potrebbe attivare una trascrittasi inversa, modificando il nostro DNA.
Abbiamo spiegato in copiose analisi che si tratta di narrazioni prive di fondamento. Alcune si riciclano da precedenti falsi miti No vax. Spesso si sfrutta la fragilità degli utenti per promuovere dei «protocolli detox». Qui di seguito riportiamo una cernita delle nostre analisi precedenti:
- Uno «studio di Yale» non dimostra che i vaccini Covid provocano la VAIDS
- Lo “studio” tedesco sul presunto DNA estraneo nei vaccini anti Covid
- Vaccini Covid, la notizia fuorviante di uno studio e il collegamento con gli arresti cardiopolmonari
- La bufala sul «sangue avvelenato dei donatori vaccinati»
- No! L’80% delle donne in gravidanza non ha avuto aborti dopo la vaccinazione
- Non ci sono prove che i frammenti dell’mRNA dei vaccini causino tumori
- Le teorie infondate di Robert Malone e la Spike dei vaccini anti Covid-19 trasmissibile sessualmente
- Cosa dice lo “studio” sulle presunte tracce di mRNA dei vaccini anti Covid-19 nel latte materno
- Il fantomatico “studio” sul «contenuto criminale dei sieri» Pfizer e Moderna
- L’ex direttore dei CDC non ha ammesso una presunta tossicità dei vaccini contro la Covid-19
- No! Questo studio non dimostra un legame tra i vaccini anti Covid e presunte alterazioni genetiche stabili
Conclusioni
Abbiamo visto che il vaccino Covid basato su mRNA autoamplificante (sa-mRNA) denominato Kostaive non può trasmettersi per via aerea, ne venire “contagiato” in altro modo. Le proteine Spike non risultano associate a rischi tali da invalidare l’autorizzazione dell’EMA. Piuttosto è l’uso che il SARS-CoV-2 fa delle sue Spike a causare potenziali forme gravi di Covid-19 e protrarre certi sintomi nel lungo periodo, come nel caso del long Covid.
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