Lo sfogo dell’animatore per la paga bassa e l’alloggio «da schifo», parla chi lo ha assunto: «Fuggito dopo un’ora. Stanza e bagno non erano i suoi» – Il video
Paga da fame, alloggio «da schifo» e per di più l’accusa di non essere capace di adattarsi pur di lavorare. La denuncia del 21enne Gilberto Contadin ha rianimato ancora una volta la polemica sulle condizioni di lavoro nel settore turistico, soprattutto quando si tratta di giovanissimi alla prima esperienza. Ma il suo racconto virale partito dal suo profilo TikTok si scontra con la versione raccontata da chi materialmente lo aveva assunto. «In quella struttura ci è stato appena un’ora», ha detto il fondatore dell’agenzia Peter Pan Animazione, Antonio Cafarelli, al Corriere di Bologna.
La denuncia di Gilberto Contadin
Il 21enne romano, appena laureato in marketing e comunicazione alla Lumsa di Roma, era stato assunto dall’agenzia Peter Pan Animazione, che fornisce servizi per hotel e resort di intrattenimento e animazione turistica. L’agenzia fa capo a Servipan Italia, con sedi a Roma e filiali a Milano e in Sicilia. Insomma, la Peter Pan è stata il datore di lavoro di Gilberto. Con loro avrebbe concordato e firmato il contratto, quello che di fatto portava in tasca di Contadin 650 euro: «Pagato una miseria», spiegava nel suo video. Visto che dai 1.300 euro iniziali venivano scalati i costi del «comfort pack», cioè vitto e alloggio forniti dalla struttura alberghiera: «Alloggio da schifo», denunciava il 21enne su TikTok, mostrando le foto di un bagno con ampie macchie di muffa sulle pareti e una stanza apparentemente sporca e in disordine.
L’agenzia sulle foto «sbagliate»
Una ricostruzione che per il capo dell’agenzia che aveva assunto il 21enne «non è corretta». Al Corriere di Bologna, Cafarelli spiega: «Questo ragazzo è rimasto nella struttura per un’ora. È andata così: lui era stato accolto dalla capo animatrice che gli aveva detto di sistemarsi momentaneamente nella sua camera. Gli aveva detto che avrebbe potuto farsi una doccia mentre veniva prepara la stanza che gli era stata assegnata. A quel punto lui ha scattato foto della camera della capo animatrice in cui avrebbe dovuto trascorrere qualche ora. Ha fotografato il bagno comune e non quello personale. Poi se ne è semplicemente andato. Ha girato il video in stazione a Viserbella ed è partito». Cafarelli aggiunge che il 21enne aveva contattato la recuiter della sede di Roma «che gli ha spiegato che doveva chiamare direttamente noi. Cosa che non ha fatto».
La paga e il contratto: le condizioni di lavoro
Cafarelli assicura che la sua agenzia applica il contratto collettivo nazionale del lavoro, uno che è stato «sottoscritto da cinque aziende del settore». Contratto che l’agenzia aveva già spiegato di aver letto e spiegato a Contadin, prima che lui lo firmasse. Alla prima esperienza di lavoro e al primo anno, come nel caso di Contadin, il capo dell’agenzia spiega: «La paga sarebbe equivalsa a 1307 euro per un massimo di 45 ore settimanali, con giorno di riposo obbligatorio. È vero – ammette Cafarelli – è compreso il comfort pack: in pratica garantiamo vitto e alloggio detraendo tutto dai 1307 euro. Ma la busta paga, anche ai fini della richiesta della disoccupazione è quella».
L’effetto della denuncia di Gilberto
Il fondatore della Peter Pan assicura che non ci sono state ripercussioni negative, dopo la denuncia del 21enne. Dice di non aver nessuna voglia di rivalersi con un’azione legale: «Perderemmo solo tempo». Per quanto si dice dispiaciuto, perché certe denunce secondo lui «allontanano i ragazzi dal lavoro». Per quanto lui stesso garantisce che questo rischio non ci sia stato: «Abbiamo richieste per il doppio degli animatori che abbiamo a disposizione».