ABC sospende lo show di Jimmy Kimmel per una battuta su Charlie Kirk e i Maga. E Trump esulta


Il late show di Jimmy Kimmel è stato sospeso dopo alcuni commenti del comico nei confronti di Charlie Kirk. L’annuncio è arrivato dalla rete Abc, che trasmetteva lo spettacolo. Il programma Jimmy Kimmel Live sarà sospeso «a tempo indeterminato» secondo quanto ha dichiarato un portavoce del broadcast ad Afp. E Donald Trump esulta: «Una grande notizia per l’America», ha scritto il presidente Usa sul suo social Truth.
Jimmy Kimmel e Charlie Kirk
Kimmel è uno dei volti comici più noti della tv americana. Il suo programma andava in onda cinque sere a settimana. Lui ha presentato per quattro volte la cerimonia degli Oscar. Nello show di lunedì, parlando dell’omicidio di Charlie Kirk, il conduttore ha detto: «Abbiamo raggiunto nuovi traguardi questo fine settimana, con la cricca MAGA che cerca disperatamente di dipingere questo giovane che ha assassinato Charlie Kirk come qualcuno di diverso da uno di loro e fa tutto il possibile per trarne un vantaggio politico». Tyler Robinson è cresciuto in una famiglia repubblicana, ma si era allontanato dalle convinzioni dopo aver conosciuto una ragazza transgender, Lance Twiggs, alla quale ha confessato l’omicidio.
Il presidente
«Congratulazioni ad ABC per aver finalmente avuto il coraggio di fare ciò che andava fatto. Kimmel NON ha NESSUN talento», ha scritto Trump. Che poi ha chiesto alla Nbc di rimuovere anche i comici Jimmy Fallon e Seth Meyers dal suo palinsesto. In mattinata Brendan Carr, capo dell’autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni statunitense (FCC), aveva denunciato il «comportamento scandaloso» di Kimmel su X. Mentre Nextstar, gruppo di canali affiliati ad ABC, aveva detto di non avere intenzione di trasmettere lo show.
La puntata di oggi
Nella puntata da oggi 18 settembre Kimmel aveva anche montato un filmato in cui Trump parlava con i giornalisti della sua reazione alla morte di Kirk, per poi deviare sul tema della sala da ballo in costruzione alla Casa Bianca. Trump «è nella quarta fase del lutto», aveva detto Kimmel. E ancora: «Costruzione, demolizione, costruzione: questo non è il modo in cui un adulto elabora il lutto per l’omicidio di qualcuno che chiama amico, è il modo in cui un bambino di quattro anni piange un pesciolino rosso». Kimmel non ha ancora risposto all’annuncio della cancellazione. Ma Hollywood sì: «Non è giusto», ha commentato l’attore Ben Stiller su X.
Il precedente Stephen Colbert
Prima di Kimmel era toccato a Stephen Colbert. Il conduttore ha appreso a luglio che il suo spettacolo sarebbe stato cancellato dalla CBS a partire dal 2026. Tre giorni prima di apprendere del suo futuro licenziamento, Colbert aveva criticato la CBS per aver raggiunto un accordo in una causa con Donald Trump in un caso in cui sosteneva un montaggio “fuorviante”. Le accuse erano inconsistenti, secondo molti esperti, ma la CBS ha accettato di pagare al presidente 16 milioni di dollari. Una «grossa tangente», secondo Colbert, volta a ottenere l’approvazione per l’acquisizione di Paramount da parte di Skydance, il conglomerato che include la CBS.
La guerra di Trump ai media
Dal suo ritorno al potere, Trump ha intensificato gli attacchi alla stampa, limitando l’accesso alla Casa Bianca e intentando cause legali chiedendo somme astronomiche. Martedì ha annunciato che avrebbe fatto causa al New York Times per diffamazione, chiedendo un risarcimento danni di 15 miliardi di dollari.