Charlie Kirk, rafforzata la protezione per Tajani e Salvini dopo l’omicidio dell’attivista. Inalterata la scorta di Meloni: «Già ai massimi livelli»

Dopo l’omicidio di Charlie Kirk sono stati rafforzati gli apparati di protezione per i due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, mentre quella della presidente del Consiglio Giorgia Meloni sarebbe rimasta invariata. La decisione arriva in seguito alla circolare del Viminale emanata venerdì 12 settembre. Una misura che mirerebbe a proteggere i tre esponenti politici da eventuali attacchi terroristici, come quello che ha coinvolto l’attivista conservatore americano morto a seguito di una sparatoria il 10 settembre scorso. La tutela per i due vertici del governo sarà aumentata, in base a quanto scrive il Messaggero, al livello eccezionale. Questo prevede di mettere in campo due o tre auto blindate con tre agenti in ogni vettura.
Cosa prevede la protezione «eccezionale» dei due vice
La protezione eccezionale concessa ai due vicepremier Salvini e Tajani – autorità considerate esposte a un rischio elevato – inciderà sulla loro quotidianità. Secondo quanto previsto dall’Ucis, l’ufficio interforze sicurezza personale, cioè la task force del Viminale che assegna le scorte, il livello “eccezionale” prevede due o tre auto blindate per ogni autorità, con tre agenti all’interno di ciascuna. La decisione è stata presa dopo giorni in cui Meloni ha denunciato il pericolo che il fenomeno Kirk si diffonda anche in Italia. Già una circolare di Matteo Piantedosi spedita alle prefetture e alle questure nelle ore successive all’attentato americano invitava a valutare una revisione delle scorte per le autorità. Con la stessa si metteva anche in guardia dal rischio emulazione.
La scorta di Meloni rimasta «invariata»
In un primo momento, sempre secondo quanto riportato dal Messaggero, sembrava che la scorta eccezionale dovesse riguardare anche la premier. La smentita della notizia arriva da fonti qualificate riprese dall’Ansa, che riporta come in una riunione in prefettura di oggi, giovedì 18 settembre, a Roma sia stato deciso di aumentare il livello dei servizi di tutela di alcune personalità istituzionali e politiche. Tra queste ci sarebbero appunto i vicepremier Salvini e Tajani, ma non la premier Meloni. In base a quanto riferito, questa sarebbe già ai massimi livelli.
Tajani: «Il clima non è dei migliori»
In merito alla decisione che ha seguito la circolare del Viminale, il ministro Antonio Tajani ha invitato tutti ad abbassare i toni. «Io ho sempre detto che bisogna usare un linguaggio diverso per evitare di accendere gli animi. Oggi è stato innalzato il livello di scorta alla presidente del Consiglio, al vicepresidente Salvini e a me, quindi vuol dire che il clima non è dei migliori» ha detto, ripreso dall’Ansa, al termine del question time in Senato. «Io, invece, invito tutti quanti ad abbassare i toni. Io anche oggi non ho offeso nessuno».
