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Festival di Open, dai ministri a Felicia Kingsley, da Riccardo Zanotti e Cesare Cremonini: cos’è successo nella seconda giornata – Le foto

20 Settembre 2025 - 23:28 Giammarco Pio Isoldi

L’incoscienza del rap – Con Bello Figo

Continua il filone musicale con il padrone di casa, Bello Figo, intervistato da Carlo Pastore, parlando proprio del rapporto tra il rapper e la città emiliana: «è casa mia dal 2004, Parma mi ha dato la possibilità di lavorare in pace e di esprimermi». «Sono arrivato dal Ghana a 12 anni. Ero timido rinchiuso nel mio», poi però la svolta, che lo ha portato ad essere uno dei personaggi più discussi del panorama musicale italiano: «La musica mi ha aiutato ad aprirmi. I primi pezzi li ho pubblicati con il nome di Gucci Boy, ma poi mi è arrivata la denuncia dal marchio perché ero diventato troppo popolare». Con la fama però sono arrivate anche le critiche: «All’inizio mi percepivano come un meme. Il razzismo è arrivato dopo “non pago afito” perché veniva facile criticare un ragazzo di colore quando il dibattito politico era concentrato sui migranti». Come dice il titolo del talk, «l’incoscienza si può accettare fino a quando una persona è risposta ad accettare e imparare. Non bisogna fermarsi davanti alle paure ma bisogna avere anche l’umilità di imparare» e così nasce “pasta col tonno” dal semplice fatto che «Un amico me l’ha fatta assaggiare per la prima volta e mi è piaciuta tantissimo» racconta Bello Figo.

Bello Figo
Bello Figo (Foto di Andrea Veroni)