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Stalker si avvicina per due volte a Harry, il vuoto nella sicurezza del principe: «È volontà di re Carlo. A Taylor Swift ha dato la scorta, a lui no»

06 Ottobre 2025 - 12:49 Alba Romano
principe harry scorta stalker
principe harry scorta stalker
A rivelarlo il Telegraph. La donna si sarebbe riuscita a intrufolare fin dentro la hall dell’hotel dove alloggiava il duca del Sussex, prima di essere bloccata fisicamente dalla sicurezza

Quando il principe Harry era in Nigeria, lei era lì. Quando lo scorso mese il duca del Sussex è tornato in patria, per due volte lei è riuscita a eludere le misure di sicurezza e ad avvicinarsi pericolosamente a lui. A bloccarla – fisicamente – un uomo della scorta di Harry, pochi secondi prima che la donna arrivasse a contatto. Sarebbe una vera e propria «persecuzione» quella che il figlio il re Carlo III sta subendo da parte di una stalker. Al 41enne non è però dato modo di difendersi, dato che da ormai qualche anno gli è stata negata la scorta ufficiale di Scotland Yard. Una decisione che, secondo fonti del Telegraph, arriverebbe direttamente da Buckingham Palace. 

Gli avvicinamenti a Londra dentro la hall dell’hotel

La stalker lo segue ovunque. Nello spazio di tre giorni, lo scorso mese, gli è quasi piombata addosso per due volte. La prima l’8 settembre, poco prima dei WellChild Awards a cui Harry ha partecipato con la sua organizzazione benefica per i bambini malati. Poi, il 10 settembre, durante una visita al Centre for Blast Injury Studies nella zona ovest di Londra. La donna, che forse soffre di problemi mentali, sarebbe riuscita a violare più di una volta il cordone di sicurezza, entrando fin dentro alla hall dell’hotel in centro a Londra dove Harry si trovava. Lì è stata riconosciuta dagli uomini dell’agenzia di sicurezza di Harry, dato che il suo nome e il suo volto sono inseriti in una lista di persone potenzialmente pericolose per il principe. 

La scorta negata e i ricorsi a vuoto: «Non è a rischio»

Ma come è possibile che una persona qualunque possa arrivare a pochi passi dal principe inglese, benché “caduto in disgrazia” presso la sua famiglia? La ragione starebbe nella revoca della protezione statale garantita al principe Harry e alle persone a lui vicine, eccetto per i sempre più rari impegni reali ufficiali. La scorta non gli è stata ripristinata nonostante il duca del Sussex abbia per due volte fatto ricorso al tribunale di Londra. Nel 2019 Harry era rientrava nella «categoria 7», quella di massima allerta, che condivideva solo con la regina Elisabetta II e l’allora primo ministro Theresa May. Dal 2020, con la rottura familiare e il ritiro a vita privata negli Stati Uniti, è cambiato tutto. Per il Ravec, il Comitato esecutivo per la protezione della Famiglia reale e delle figure pubbliche, non è più una personalità a rischio. E, anche di fronte alle insistenti richieste di Harry, gli è sempre stata negata una nuova «valutazione del rischio».

La volontà di re Carlo: nessuna scorta, solo un agente d’ufficio di riferimento

Dietro a tutto questo ci sarebbero proprio i dissidi familiari. È lo stesso principe Harry ad averlo ammesso, anche se sottovoce, dopo aver perso la seconda causa presso la Corte d’appello di Londra. «Mio padre ha il potere di influenzare la decisione», ha detto alla Bbc, lasciando intendere che fosse proprio re Carlo a negargli la protezione. A confermare questa lettura anche Neil Basu, ex capo dell’antiterrorismo britannica e uomo di fiducia della Royal Family: «Invece della protezione armata di cui godeva in quanto membro attivo della famiglia reale, gli è stato assegnato un ufficiale di collegamento da contattare in caso di problemi. Se alla polizia fosse stato chiesto di proteggere il Duca di Sussex, da uno dei due capi di Stato – che fosse la Regina di allora (Elisabetta) o il futuro Re (Carlo) – noi avremmo protetto quella persona». La lista di persone degne di protezione è lunga, e tra i nomi spunta persino quello di Taylor Swift. Quello del principe no. Insomma, in caso di problemi Harry può solo alzare la cornetta e chiamare Scotland Yard, sperando che rispondano. 

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