Sanremo 2026, ecco chi sono i big più seguiti su Instagram, i più ascoltati su Spotify e il confronto con la classifica finale degli anni scorsi

In un panorama culturalmente depresso come la musica italiana, profondamente condizionato dal mercato, dal soldo, dalla necessità di accumularlo per mantenere in piedi la baracca, costi quel che costi, al Festival di Sanremo la musica si prende, per quanto possibile, la sua rivincita. Non che il Festival sia esente da ragionamenti di tipo economico, anzi, in pratica la sua più importante ragion d’essere è soddisfare le fauci di Rai Pubblicità, a proposito di danaro per mantenere in piedi baracche.
Arriviamo a questo felice pensiero pensando al fatto che, al netto dell’importanza mortificante che viene data al televoto, elemento che rende ben poco credibile il valore intellettuale della kermesse, spesso i cantanti più famosi, più ascoltati, più visualizzati, più “followati”, non riescono a far valere il proprio strapotere.
Il caso Fedez
L’esempio più palese, anche per entrare in argomento Festival della Canzone Italiana di Sanremo 2026, manco a dirlo, è Fedez. Il pop/rapper di Buccinasco, al secolo Federico Leonardo Lucia, viaggia sugli oltre 10 milioni di follower su Instagram da molti anni. Anche la sua prima volta a Sanremo, nel 2021, era, forse anche più di adesso, uno dei reali della piattaforma Meta in Italia, eppure non è riuscito ad andare oltre il secondo posto, tra l’altro aiutato dalla fanbase di Francesca Michielin (con lui in gara con Chiamami per nome) e, soprattutto, dall’ei fu moglie Chiara Ferragni, che di follower ne aveva (e ha ancora) più o meno il doppio. Ma niente.
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Niente nemmeno l’anno scorso, quando si è classificato quarto con Battito, stavolta battuto non dai popolari Maneskin, come successo nel 2021, ma da un cantautore impegnato come Brunori SaS, e da un altro cantautore, sconosciuto ai più, come Lucio Corsi e da un nuovo teen idol come Olly. Tutta gente che se i follower si fossero tradotti in voti buoni per la gara non avrebbe visto nemmeno nello specchietto retrovisore.
I più seguiti su Instagram e quanto poco conta ai fini della gara
La situazione quest’anno è simile: Fedez (in coppia con Marco Masini, che contribuisce pochino se parliamo di social) su Instagram ha il doppio dei follower della seconda in classifica, ovvero Elettra Lamborghini. 13,3 milioni contro 6,9. Che è comunque ben oltre il doppio il terzo in classifica, che è J-AX, fermo a 2,7. Poi sopra il milione abbiamo Luché (1,5 milioni), Arisa (1,3) e Michele Bravi (1). Fine. Per tutti gli altri concorrenti parliamo di cifre nell’orbita delle centinaia di migliaia. Fino a Eddie Brock, che sfiora soltanto quota 40mila, e la coppia Maria Antonietta/Colombre (rispettivamente 31,6mila e 17,7mila).
Sulla carta, Fedez da solo dovrebbe ammazzare la classifica finale di questo Festival come farebbe il Real Madrid in Serie C, eppure alla fine non ce l’ha mai fatta, pur portando in gara canzoni che, tutto sommato, rispetto i relativi contesti, non erano neanche malissimo.
Follower e ascolti, che differenza
Il punto, ma è un’ipotesi sociologica ancor prima che musicale, è che il pubblico lo si frega fino ad un certo punto. La notorietà è intrigante quando si scrolla compulsivamente un social sul tram, ma se poi c’è da fare qualcosa, farla realmente, praticamente, letteralmente, allora intervengono dei meccanismi mentali e sentimentali, del tutto diversi. Non sconvolgeremo nessuno rivelando che Fedez non ha raccolto più follower di quanti abitanti contengono in totale Roma, Milano, Napoli, Torino e Palermo grazie a sue presunte doti canore, ma per tutto il contorno. Così come Elettra Lamborghini, cui doti canore, per dire, sostanzialmente, nemmeno esistono.
Anche per questo forse tanti big, perfettamente consci della povertà della propria proposta musicale, che brillano più per qualche gossippello o per un fisico mozzafiato, si sono tirati indietro, per non essere surclassati da musicisti veri, così come straordinariamente avvenuto lo scorso anno.
I più ascoltati su Spotify
Molto diversa la situazione se valutiamo gli ascolti mensili su Spotify, prendendo Spotify come più adeguato termometro della discografia italiana e non solo. Questo perché su Spotify non c’è niente da scrollare, si entra solo per ascoltare musica e i dati che raccogliamo oggi è che al primo posto tra i big di Sanremo ’26 più cliccati troviamo, con oltre tre milioni di ascolti mensili, Luchè, che è un’istituzione del rap italiano, ovvero il genere che stradomina da anni sul mercato discografico.
Fedez in questa classifica lo troviamo al secondo posto ma, attenzione, il percorso artistico di Fedez è decisamente episodico, specie negli ultimi anni. Quello che spinge il profilo Spotify di Fedez non è la sua discografia ma, e si evince con una certa chiarezza guardando ai numeri, una serie di hit sparpagliate nella cronologia della sua carriera, da Scelte stupide a Disco Paradise, da Magnifico a Mille, da La dolce vita a Vorrei ma non posto, fino ad arrivare naturalmente a Battito, con cui era in gara a Sanremo l’anno scorso, cosa che naturalmente fa schizzare gli ascolti.
Il resto della classifica
Sul gradino più basso del podio di questa chart troviamo, poco più in basso, Tommaso Paradiso (poco più di 2 milioni di stream). Al quarto posto, con 1,7 milioni di ascolti, troviamo Raf, ma il suo profilo è trascinato da immortali capolavori pubblicati diverse decadi fa, quindi il ragionamento vale fino ad un certo punto. Scorrendo questa affascinante classifica troviamo poi, dalla posizione 5 alla posizione 9, solo rapper. In ordine: Samurai Jay, Nayt, Sayf, Tredici Pietro e Mara Sattei, che non è una rapper ma può essere comunque accomunata in quel mondo. Solo tre artisti scendono sotto le centinaia di migliaia di ascolti e sono le Bambole di pezza e, ancora una volta, Colombre e Maria Antonietta. Ma, è chiaro, anche questa classifica, nonostante sia relativa ai gusti di chi, presumibilmente, sia più appassionato di musica, non può dare alcuna utile segnalazione rispetto come andrà la gara.
Tornando alla timida rivincita della musica sui perversi meccanismi della discografia, a contare poi saranno le canzoni. L’anno scorso, per dire, i numeri di Lucio Corsi, sui social, sulle piattaforme, live, si aggiravano su questi livelli, eppure alla fine sappiamo come è andata a finire.
