Corsi di laurea sulla cannabis: negli Usa e in Canada sono già realtà

All’industria – in forte crescita – servono lavoratori qualificati. Alcune università hanno preso nota

Sulle sponde occidentali dell’Atlantico anche il mondo universitario si sta attrezzando per cavalcare l’onda della produzione di cannabis. L’industria – attualmente di un valore complessivo di circa $14 miliardi e in forte crescita (dovrebbe valere circa quattro volte tanto entro il 2025) – ha bisogno di lavoratori qualificati, e le università se ne sono accorte


Non si tratta di corsi o di atenei di bassa lega, anzi. Tra loro c’è anche Cornell University, una delle “big 8” università Ivy League americane, le più prestigiose degli Stati Uniti. A partire dal prossimo anno universitario, Cornell offrirà un corso – intitolato “Cannabis: Biologia, Società e Industria” – che propone di esplorare la storia, cultura, farmacologia, l’orticultura e anche le leggi e norme che regolano la sua produzione e consumo. 


Secondo Carlyn S. Buckler, docente a Cornell University e ideatrice del nuovo corso, «se devi entrare nell’industria allora è essenziale conoscere ogni suo aspetto. In altre parole devi conoscere la pianta stessa». Una considerazione non banale visto che negli Stati Uniti il numero di posti di lavoro nell’industria sono aumentati di quattro volte dal 2016 ad oggi. 

Ma Cornell non è l’unica università a puntare sulla cannabis. L’Università del Maryland ha creato un programma di master sulla scienza medica della cannabis mentre l’Università delle Scienze di Filadelfia ha inserito dei corsi sulla cannabis nel suo programma di Mba.

Anche in Canada – che l’anno scorso è diventato il secondo Paese al mondo a legalizzare l’uso ricreativo di cannabis – la nota università McGill ha dichiarato di voler offrire un intero programma di laurea sulla produzione della cannabis a partire dal 2020.

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