Incendi in Amazzonia, Macron tuona dal G7: «Serve una mobilitazione di tutte le potenze». Bolsonaro: «Mentalità coloniale»

Il presidente francese minaccia di far saltare l’accordo di libero scambio tra il Brasile e l’Ue. Conte: «Fortemente preoccupato». Merkel: «AL G7 dobbiamo fare il possibile»

A Biarritz fa capolino il disastro ambientale in Amazzonia. I roghi che da giorni stanno devastando la foresta sudamericana sono tra i temi caldi affrontati dai leader dei sette Paesi più industrializzati al mondo. A dettare subito la linea del G7 è il presidente francese, Emmanuel Macron, a cui sono toccati gli onori di casa: «Serve una mobilitazione di tutte le potenze», ha dichiarato il capo dell’Eliseo in merito agli incendi in Amazzonia. «La nostra casa è in fiamme», aveva scritto ieri il presidente francese sui social prendendo in prestito il titolo del libro di Greta Thunberg. Anche Giuseppe Conte, appena atterrato nella città basca, ha espresso la sua forte preoccupazione per «quanto sta accadendo in Amazzonia, il polmone verde del mondo, devastata dai roghi».


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Posted by Giuseppe Conte on Saturday, August 24, 2019

«Serve un messaggio chiaro, dobbiamo fare tutto il possibile», dice invece Angela Merkel. «Siamo particolarmente scioccati dagli orribili incendi in Amazzonia. L’obiettivo del vertice è capire l’aiuto che possiamo dare ed è importante che il G7 lanci un messaggio chiaro: dobbiamo fare il possibile affinché la foresta pluviale smetta di bruciare», afferma la cancelliera tedesca che si accoda al presidente francese: «Ha ragione quando dice che “la nostra casa è in fiamme”». Tra le due sponde dell’oceano, mentre l’Amazzonia brucia, lo scambio di accuse è sempre più infuocato.

Il presidente Macron ha lanciato un chiaro messaggio travestito da ultimatum al suo omologo brasiliano Jair Bolsonaro, mettendo in discussione l’accordo di scambio tra il Brasile e l’Europa, l’Ue-Mercosur, nel caso in cui Bolsonaro non inizi ad attuare politiche a favore dell’ambiente e si adoperi per fermare gli incendi. Bolsonaro, da parte sua, ha accusato Macron di cercare di «strumentalizzare una questione interna per vantaggi politici personali» e di usare una «mentalità colonialista fuori luogo nel 21esimo secolo».

Un invito all’azione è stato poi inviato al presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte. Wwf Italia ha chiesto al premier di farsi promotore al G7 di una ferma posizione che sostenga la necessità, per il mondo intero, della conservazione della foresta amazzonica. Inoltre, lo ha invitato a mettere «immediatamente a disposizione del governo brasiliano e degli altri Paesi una task force antincendio dotata dei mezzi necessari».

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