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Il rosso torna a splendere a Monza: Leclerc, l’enfant prodige della Ferrari, vince il Gran Premio d’Italia

08 Settembre 2019 - 17:55 Felice Florio
Sui gradini più bassi del podio, Bottas e Hamilton. Il 21enne della Ferrari alla radio: «Mamma mia, mamma mia. Grazie di tutto. Siete i migliori»

Paddock, tribune, gli italiani seduti sul divano, tutti, tutti in piedi per applaudire l’impresa di Charles Leclerc: il 21enne monegasco, al volante della Ferrari, vince il Gran Premio di Monza. Alle sue spalle, le due Mercedes di Valtteri Bottas e Lewis Hamilton.

Ma non è tempo di fare calcoli in classifica, la scuderia tedesca pare irraggiungibile anche quest’anno: è, piuttosto, il momento di festeggiare Leclerc e il successo del Cavallino, che a Monza, sulla pista di casa, non vinceva dal lontano 2010 con Fernando Alonso.

Incontenibile

«Mamma mia, mamma mia. Grazie di tutto. Siete i migliori». L’urlo, via radio, dopo la bandiera a scacchi, racchiude tutta la fascinazione del momento: una marea rossa di tifosi che ha potuto assistere alla definitiva incoronazione del giovanissimo talento. E non importa se Sebastian Vettel, l’altro ferrarista, ha chiuso 13esimo a causa di un errore al sesto giro. Oggi, il pilota tedesco è “l’altro”, appunto. Troppo presto per parlare di passaggio di consegne, ma con un giovane così la scuderia di Maranello può sperare di riacciuffare i titoli che mancano ormai da anni.

La gioia

«Che gara, non sono mai stato così stanco, difficilissima, ci tenevo per il team e i tifosi, vincere qui è un sogno, lo era già stato a Spa – ha detto Leclerc appena sceso dalla monoposto -, ma per le emozioni questa ne vale 10 di più, non ho parole».

La gara

«La gara è stata dura, perché due Mercedes dietro erano dure da contenere. Hanno diviso la loro strategia andando lunghi con Bottas e abbiamo faticato, ma la nostra strategia con le gomme hard era giusta. Negli ultimi 7-8 giri con le dure mi sono convinto di farcela, vedevo la gente che esultava in anticipo e mi sono detto di restare concentrato».

Le lacrime di Binotto

Non è riuscito a contenere l’emozione il team principal di Ferrari: «Leclerc è stato bravissimo e sentire l’Inno di Mameli sotto il podio è stato emozionante – ha detto Mattia Binotto -, mi è venuta qualche lacrima perché era da tanto tempo che non si vinceva a Monza».

Un futuro unico

«Con Leclerc è nata una stella? Ancora presto per dirlo, la stella è nata 21 anni fa, lui sta crescendo gara dopo gara e sta dimostrando quel che vale – ha detto il team principal di Maranello -. Noi investiamo su di lui e lui su di noi. In futuro vogliamo creare qualcosa di unico».

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