Giornata del Migrante, soccorsi dai libici i naufraghi del barcone ribaltato. Papa Francesco: «Non possiamo essere indifferenti»

Ancora sbarchi a Lampedusa. E la guardia costiera libica riporta in Libia una settantina di persone da giorni in difficoltà in mare

«Non possiamo rimanere insensibili con il cuore anestetizzato, di fronte alla miseria di tanti innocenti. Non possiamo non piangere. Chiediamo al Signore la grazia di piangere». Papa Francesco è entrato in processione in una Piazza San Pietro gremita di molti migranti di tutte le nazionalità per presiedere la messa per la 105/a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.


«La cultura del benessere ci porta a pensare a noi stessi e ci rende insensibili alle grida degli altri», dice il pontefice nella sua omelia. «Porta alla globalizzazione dell’indifferenza. Come cristiani non possiamo essere indifferenti di fronte al dramma delle vecchie e nuove povertà». Per Bergoglio «dobbiamo avere un’attenzione particolare verso i forestieri, come pure per le vedove, gli orfani e tutti gli scartati dei nostri giorni». Perché no, «non si tratta solo di forestieri», ma «di tutti gli abitanti delle
periferie esistenziali che assieme ai migranti e ai rifugiati sono vittime della cultura dello scarto. Il Signore ci chiede di mettere in pratica la carità nei loro confronti» e «restaurare la loro umanità, assieme alla nostra, senza escludere nessuno, senza lasciare fuori nessuno».


Come cristiani, dice Papa Francesco, «non possiamo essere indifferenti di fronte al dramma delle vecchie e nuove povertà, delle solitudini più buie, del disprezzo e della discriminazione di chi non appartiene al ‘nostro’ gruppo»

Sbarchi e barconi in difficoltà

Intanto non si arrestano gli sbarchi autonomi a Lampedusa: solo nelle ultime ore, sull’isola sono arrivate 180 persone. Tre mini-sbarchi nel giro di poche ore stamane hanno portato sull’isola un’ottantina di migranti che vanno ad aggiungersi all’arrivo di due piccole imbarcazioni ieri sera, ognuna con 25 persone a bordo, e all’arrivo di un’altra trentina di persone all’alba dalla Tunisia.

Secondo Unhcr Libya, in relazione alla segnalazione di una imbarcazione in difficoltà al largo delle coste della Libia effettuata ieri dalla stessa agenzia, una settantina di persone sarebbero state riportate indietro dalla guardia costiera libica, dopo giorni al largo. Due persone, in particolare, sarebbero in condizioni critiche, dice Unhcr.

Unhcr Libya conferma a Open che si tratta dello stesso barcone sul quale twittava ieri Alarm Phone, e per il quale erano state allertate le autorità di Italia, Malta e Libia. Alarm Phone parla di «80h a mare e omissione di soccorso da parte dell’Europa».

«Enorme frustrazione non poter essere in mare mentre le persone annegano a causa dell’assurdo e illegittimo sequestro amministrativo di #MareJonio, ultimo colpo di coda del precedente governo, che quello attuale potrebbe revocare in un attimo. Soccorrete chi rischia di morire!», twitta la ong Mediterranea Saving Humans.

In copertina Papa Francesco presiede la messa per la 105/a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiatoo in Vaticano, 29 settembre 2019. ANSA/Giuseppe Lami

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