Elezioni Umbria, il centrodestra a Terni. La ricetta di Berlusconi: «Portare turismo e televisioni» – Il video

Dopo vari comizi individuali sparsi per la regione, Berlusconi, Meloni e Salvini scelgono Terni, il 25 ottobre, per concludere la campagna elettorale

Giorgia Meloni, in un accesissimo comizio, ha insistito in particolar modo su tre temi: immigrazione, manovra economica e discontinuità con la sinistra. Ha detto di Carola Rackete che «è l’ennesima figlia di papà che viola le leggi italiane, sperona la guardia di finanza», criticando poi il modus operandi della sinistra in materia, dalla legge Boldrini all’accordo della ministra Lamorgese. «Sono le banche i veri evasori», ha detto in merito alla battaglia contro il contante contenuta nella legge di Bilancio e ha invitato le persone a non votare più per la sinistra perché «vi ha mentito».


Silvio Berlusconi, invece, non si è soffermato particolarmente sugli avversari. Ha piuttosto elevato l’Umbria a «regione più bella del mondo», proponendo a Donatella Tesei, la candidata del centrodestra presente sul palco, la sua ricetta per rilanciare l’economia del territorio. Turismo, incentivi alle aziende locali per dare lavoro ai giovani umbri, e una sorta di regime fiscale agevolato per gli investitori provenienti da altre parti d’Italia. «Voli di turisti da tutta Europa che vengono qua ogni giorno – ha detto, chiedendo a Tesei di impegnarsi per riqualificare l’aeroporto. Poi ha aggiunto, per dare visibilità all’Umbria -. Offro il mio interessamento per far venire in questa regione le telecamere di Rai e Mediaset».


Terni, per una sera, è diventata la capitale del centrodestra: inizia Giorgia Meloni, in piazza Solferino alle 18:00. Segue Silvio Berlusconi, atteso al Politeama Lucioli alle 18:30. Conclude Matteo Salvini, in largo Frankl, alle 21:00. Una serie di comizi per sostenere Donatella Tesei, la candidata di coalizione per le elezioni regionali dell’Umbria che si terranno domenica 27 ottobre.

Giorgia Meloni: «Non abbiate paura di cambiare»

«Siamo qui per costruire una sanità a misura di malato e non di raccomandato», dice Meloni, portando sul palco un caso di una signora in difficoltà dal punto di vista sanitario e che la politica ha incontrato durante la sua tournée umbra.

«Capisco la sofferenza di vivere una vita votando la sinistra, con la promessa di essere vicina alla gente comune. E poi scoprire che il Pd è il partito che sta vicino ai grandi poteri economici». Ma ne ha anche per l’altra forza di maggioranza: «Per non parlare del Movimento 5 Stelle. Sono venuti tutti a far propaganda con una stuola di auto blu».

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Posted by Giorgia Meloni on Friday, October 25, 2019

«È venuto Giuseppi – riferendosi con ironia a Conte, ripetendo l’errore che fece Donald Trump in un tweet -, è venuto Di Maio. Sono venuti a presentare la manovra. Dieci miliardi di nuove tasse, che loro chiamano “microtasse”. Si sono inventati anche questa cosa. Parlano di lotta all’evasione. Ma l’evasione la fanno le multinazionali, i cinesi e gli extracomunitari che aprono e chiudono le attività, lì c’è l’evasione».

«L’ultima trovata è la lotta al contante. Un’altra trovata geniale. Non ha senso metterlo in Italia se nei Paesi europei confinanti non c’è. Poi le banche, che dovrebbero aiutarci ad affrontare il problema dell’evasione, sono i principali evasori. Se vuoi costringermi a pagare con il bancomat, mi devi togliere le commissioni bancarie».

«Non è un caso che questo governo piaccia tanto a una serie di poteri. Io vengo tacciata di essere un’analfabeta costituzionale perché dicono che la democrazia parlamentare funziona così. Non è vero: non vengo a prendere i tuoi voti promettendo cose e poi per cinque anni fare quello che mi pare. Non è democrazia questa».

«Il primo provvedimento che questo governo calendarizza è la legge Boldrini sulla cittadinanza automatica agli immigrati. Lo vendono come ius culturae, ma la legge Boldrini prevede che se io nasco da una coppia di immigrati che è qui da un anno, il tempo di una gravidanza, sono un cittadino italiano. Questo è ius soli, non ius culturae».

Meloni insiste sul tema immigrazione: «Se io sono un maggiorenne, e sto qui da cinque anni, posso richiedere la cittadinanza. Se sono profugo, da tre. La vendono come una legge per i minori. Usano in realtà i bambini come scudo per fare politica, questa è la legge Boldrini».

«Il ministro degli Interni, invece di occuparsi di far rispettare le leggi in Italia, fa pubbliche relazioni con le ong, gente che costantemente e consapevolmente viola le leggi italiane. “C’abbiamo” la Rackete, l’ennesima figlia di papà che viola le leggi italiane, sperona la guardia di finanza. E da noi è un eroe. Ma si può salvare l’Italia così?».

E di chi è al governo dice, «l’Italia la schifano. Loro fanno gli interessi dei francesi. Sandro Gozi, autorevole esponente del Pd, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei durante il governo Renzi. È stato così bravo a fare il suo lavoro che adesso lavora per il governo francese. È lecito chiedere di che cosa Macron doveva ringraziare Gozi? È lecito che uno che lavorava per il governo italiano finisca a lavorare per un governo straniero?».

«”C’hanno la fobia dell’italianità”. Il grande sogno della finanza speculativa: la Nazione è un pericolo, la famiglia è un pericolo, l’identità di genere è un pericolo. Pensano che tutto ciò che ci definisce è un pericolo. Io sono fiera di essere la regina di “Coattonia” – fa il verso a un articolo di Repubblica -. Loro mangiano caviale, bevono champagne, Gad Lerner, dicono “come siamo solidali, mi dai un altro bicchiere di champagne”. Io non mi vergogno di venire da un quartiere popolare, non mi vergogno di aver fatto la barista».

Silvio Berlusconi: «Turismo e televisioni in Umbria»

Subito dopo Meloni, è il turno di Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia sale sul palco con Donatella Tesei. «L’Umbria non ha un panorama uguale all’altro. Primo punto il turismo. Poi manca il lavoro – e sfoggia dei dati sulla disoccupazione – quattro giovani su dieci devono andare via dall’Umbria per trovare lavoro».

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Berlusconi, di fatto, prova a riformulare il programma elettorale di Tesei consigliandole «di attuare immediatamente incentivi fiscali alle aziende che hanno già sede qui». Poi c’è il terzo punto dell’appendice del programma scritta da Berlusconi: «Invitare le aziende a investire in Umbria, proponendo un regime fiscale vantaggioso».

«Per il resto – dice -. il programma di Tesei è completo. Ci sono cose urgenti come la sanità. Non è possibile che le liste d’attesa per una tac arrivino a due anni. E riportare i primari qui, costretti ad andarsene perché scavalcati da amici di amici».

Poi ritorna sul tema del turismo: «Bisogna far partire voli di turisti da tutta Europa. Devono venire qua ogni giorno. Non si può continuare con l’aeroporto che c’è adesso. Bisogna investire immediatamente in cultura, enogastronomia. Bisogna prendere le televisioni per i capelli e dire di venire qui. Ci sono cose belle che non possono ignorare i media».

«Per troppo tempo non si è vista la basilica di San Francesco. Una cosa meravigliosa. Su quello ho promesso il mio interessamento con Rai e Mediaset per far venire le telecamere. Stessa cosa per la Giostra (della Quintana, un torneo cavallersco, ndr.)».

Poi lascia la parola alla candidata del centrodestra che ripercorre i punti del suo programma. Finito il discorso di Tesei, Berlusconi torna al leggio per chiudere lui, di persona, l’evento: «Andate a votare per la libertà. E dovete ricordarvi sempre che siete nella regione più bella del mondo».

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