Crisi Usa-Iran, Trump racconta i dettagli dell’attacco a Soleimani: «Se lo meritava»

La ricostruzione in un audio ottenuto dalla CNN

A distanza di circa due settimane dall’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani, in una cena di beneficenza privata il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha raccontato alcuni dettagli del raid in Iraq che portò alla morte del comandante delle forze Quds il 3 gennaio 2020. Dettagli che sono stati registrati in un audio ottenuto dall’emittente americana Cnn.


«Se lo meritava»

Nel discorso il presidente non accenna al “pericolo imminente” di attacco che è stato usato come giustificazione ufficiale da parte dell’amministrazione americana per l’uccisione di Soleimani. Dalle parole di Trump emerge invece una dinamica che ha il sapore di una missione punitiva nei confronti di una persona ritenuta “malvagia”: «Sarebbe dovuto essere invincibile – esordisce Trump – Diceva cose cattive sul nostro Paese, come “Vi attaccheremo, vi uccideremo”. Tanto che io dissi, “Quanta di questa m**da dobbiamo ascoltare?”». E poi: «Se lo meritava – sentenzia il presidente – Era una cattiva persona. Ha ucciso migliaia, centinaia di migliaia di persone, ma migliaia di americani».

Il raid raccontato da Trump

Dal racconto del raid invece emerge tutto lo stupore del presidente per gli strumenti tecnologici di cui dispone l’esercito americano, strumenti che hanno permesso a Trump di seguire l’uccisione “in diretta”, ma anche all’esercito americano di programmarla con precisione millimetrica. «Mi dissero “Signor Trump” – le immagini venivano da telecamere nel cielo, a diverse miglia dalla terra -», racconta il presidente – «”Hanno due minuti e undici secondi. Non è una ca**ata. Hanno ancora due minuti e undici secondi da vivere. Sono nella macchina. In un veicolo corazzato. Hanno circa un minuto da vivere, signore….30 secondi, 10, 9, 8…”. «E poi all’improvviso “boom”. “Non ci sono più, signore. Interrompiamo la comunicazione”. Mi sono detto» – continua Trump-, «”Da dove viene questa voce?”. È stata l’ultima cosa che gli ho sentito dire».

In copertina il presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump listens alla Casa Bianca a Washington, DC, USA, 17 gennaio 2020. EPA/Al Drago / POOL

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