Coronavirus, polemica contro l’ultimo libro di Burioni: «Scatena l’isteria di massa». Lui replica: «Tutto in beneficenza»

Tutti i proventi della vendita del libro andranno alla ricerca scientifica sui coronavirus: «Un premio per un giovane ricercatore o una borsa di studio»

L’ultimo libro del noto virologo Roberto BurioniVirus la grande sfida – dal coronavirus alla peste: come la scienza può salvare l’umanità“, edito da Rizzoli, ha scatenato durissime polemiche sui social, sollevate da chi accusa il medico di voler sfruttare l’emergenza sanitaria in corso anche in Italia. Polemiche alle quali Burioni ha dovuto replicare con un post ad hoc, per allontanare ogni sospetto di speculazione economica.


Il libro di Roberto Burioni

Le critiche

Twitter | Alcune critiche

«Burioni ha scatenato l’isteria di massa sul coronavirus solamente per promuovere il suo libro che parla proprio del virus così da invogliare la gente a comprarlo» e «Ennesima mercificazione di un problema che da un professionista non mi sarei aspettato». Queste sono alcune delle critiche mosse al medico su Twitter.


La replica di Burioni

«Nel maggio dell’anno scorso avevo deciso insieme a Rizzoli di pubblicare finalmente un libro volto a spiegare la scienza, il suo fascino, il suo progresso e non a confutare i cretini. L’argomento prescelto, ovviamente, riguardava i virus. Ero a buon punto nella scrittura quando a gennaio, esattamente l’otto gennaio, ho capito che in Cina stava succedendo qualcosa di molto grave. Per questo ho proposto a Rizzoli di velocizzare l’uscita del libro, ritenendo che il modo migliore per confrontarsi con una nuova minaccia fosse quello di fornire alla gente notizie accurate e comprensibili sui virus e sulle epidemie».

«Questa necessità negli ultimi giorni è diventata ancora più pressante, e l’urgenza di questo libro ai miei occhi maggiore» ha spiegato sostenendo che «al panico e alla paura» si può rispondere solo con la «corretta informazione. Proprio per questo ho fatto di tutto, insieme a Rizzoli, perché questo libro potesse essere disponibile il prima possibile». Dal 10 marzo.

Proventi della vendita alla ricerca scientifica

Un libro scritto a quattro mani con Pier Luigi Lopalco, «un amico e un grandissimo epidemiologo», e a «un prezzo ridotto considerando l’importanza dell’argomento». Da 18 a 15 euro. Tutti i proventi della vendita saranno devoluti a favore della ricerca scientifica sui coronavirus: «A seconda dell’importo potrà essere un premio per un giovane ricercatore, una borsa di studio, dipenderà dalla cifra che sarà disponibile».

Il parere degli esperti

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