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Coronavirus: “Playboy”, finisce un’epoca. Stop al cartaceo. Solo versione digitale

19 Marzo 2020 - 21:54 Giulia Marchina
La rivista era stata fondata nel 1953 a Chicago da Hugh Hefner

Playboy, la rivista erotica per eccellenza, chiude bottega negli USA, almeno nella versione cartacea, e passerà alla versione online, in digitale. Lo stop definitivo arriva a causa della pandemia da coronavirus, ma la svolta era nell’aria già da tempo, per la crisi nelle vendite.

«Abbiamo deciso che il nostro numero della primavera 2020, che arriverà questa settimana in edicola negli Stati Uniti, sarà la nostra ultima pubblicazione stampata», ha spiegato il ceo di Playboy Enterprises, Ben Kohn, in un post su Medium.

Kohn ha precisato che «mentre diventava sempre più evidente l’impatto della pandemia sulla produzione di contenuti e sulle forniture, siamo stati obbligati ad accelerare una conversazione che stavamo avendo internamente». La rivista sarà pubblicata regolarmente online, con un’edizione speciale occasionale in stampa. L’addio alla carta stampata sarà circoscritto al solo mercato statunitense; nel resto del mondo le rotative continueranno a funzionare attraverso accordi di licenza.

La rivista

EPA/DANIEL DEME | Hugh Hefner

Fondata nel 1953 a Chicago da Hugh Hefner, Playboy è diventata presto la rivista pioniera dell’immaginario erotico. Diffusa in tutto il mondo, ha presto sdoganato l’uso della fotografia osè, incentivando, soprattutto attraverso la figura del suo fondatore, la rivoluzione sessuale. Negli anni settanta vendeva milioni di copie e il numero più venduto fu quello del novembre 1972 dell’edizione USA, con 7.161.561 copie.

Con il passare del tempo, la rivista ha cominciato a perdere copie, scendendo da 10 a 6 pubblicazioni l’anno nel 2017 – anno della morte di Hefner: sarà la molla che spingerà la società Playboy Enterprises a rivalutare il futuro della pubblicazione, che diventerà trimestrale nel 2018. Negli anni precedenti, Playboy era arrivata a perdere 7 milioni di dollari all’anno, con un crollo della diffusione a qualche centinaio di migliaia di copie.

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