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Coronavirus, anche in Toscana sarà obbligatoria la mascherina. Il governatore è al lavoro su un’ordinanza ad hoc

L’ordinanza dovrebbe essere pronta già oggi ma entrerà in vigore, Comune per Comune, in base a quando le mascherine saranno consegnate (gratuitamente) a domicilio

Non solo la Lombardia e non solo Lega: anche la “rossa” Toscana ha deciso di introdurre l’obbligo di indossare la mascherina come misura ulteriore per arginare la diffusione del Coronavirus che, stando ai dati della Protezione civile di ieri, ha fatto registrare 5.054 casi positivi e 307 vittime nella Regione. Un numero nettamente più basso rispetto alla Lombardia (dove le vittime ieri erano oltre 8.600) ma non una ragione sufficiente, secondo il governatore Enrico Rossi, per abbassare la guardia e abbandonare una strategia di prevenzione «in linea con le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità».

Pronte tre mascherine per cittadino

Nessuna polemica con il governo dunque nella persona di Angelo Borrelli che ha dichiarato che non ne avrebbe indossate nonostante l’ordinanza del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, ma una reazione semmai «ai troppi comportamenti sbagliati da parte dei cittadini» e «i troppi assembramenti», oltre che un tentativo di colpire «l’odiosa speculazione» sulla vendita delle mascherine andata in scena anche in Toscana.

«La mia intenzione – spiega Rossi su Facebook – è che l’ordinanza diventi esecutiva Comune per Comune a partire dalla data nella quale il Comune stesso ci comunicherà di avere effettuato la consegna a domicilio [delle mascherine ndr]». Sarà la stessa Regione a garantire la consegna delle mascherine alle amministrazioni comunali (gratuitamente) che poi dovranno adoperarsi per distribuirle ai cittadini, in totale circa 3,8 milioni di persone, stando agli ultimi dati Istat. Al momento ne sono pronte 10 milioni, «quasi tre a testa» di tipo Ffp1, come ha spiegato Rossi in un post precedente, ma presto ne saranno ordinate altre 10 milioni.

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A differenza della Lombardia, dove l’annuncio di Fontana è stato accolto con scetticismo dal primo cittadino Beppe Sala (che ha comunque detto che si sarebbe adeguato), l’iniziativa di Rossi trova d’accordo il sindaco di Firenze, Dario Nardella che ha invocato la partecipazione della Protezione civile e la rete di volontariato per distribuire le mascherine. A suo parere a gestirla dovrebbe essere un commissario ad hoc, nominato dalla Regione, utile anche per «avviare una produzione locale di mascherine per evitare di comprare all’estero» e garantire «una filiera ordinata e controllata dalla Regione per evitare speculazioni». Come a Firenze dove mascherine usa e getta che solitamente costano 50 centesimi sono state vendute a quattro volte tanto.

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