Il brevetto Microsoft, la criptovaluta globale 666 e il microchip tatuato? No! Soliti complotti su Bill Gates

Criptovalute, microchip tatuati, controllo umano e sempre Bill Gates dietro alla teoria di complotto che circola da un mese

Al numero Whatsapp 3518091911 ricevo la richiesta di verifica per un video pubblicato il 9 maggio 2020 sul canale Youtube Mars MovieCollage dal titolo clickbait «DEVI ASSOLUTAMENTE VEDERE! Microsoft brevetto 666!». L’autore del video sostiene di raccontare «accadimenti reali» su un «brevetto registrato» che prevederebbe l’inserimento di un «microchip tatuato» nel corpo delle persone per controllarle, tipica teoria di complotto diffusa da anni, per la gestione di criptovalute. Per qualcuno c’è dietro Bill Gates, preso di mira in particolar modo durante la pandemia Coronavirus soprattutto per il tema vaccini.

Per chi ha fretta

Nessun microchip impiantato nel corpo, nessun controllo mentale o quant’altro. La tecnologia spiegata nel progetto riguarda oggetti indossabili come avviene, ad esempio, con il vostro cellulare utilizzando un’applicazione per contare i vostri passi o il vostro ritmo cardiaco quando fate attività sportiva. Lo scopo? Minare criptovaluta. Il brevetto non è stato ancora concesso alla Microsoft e non si può propriamente affermare che sia di Bill Gates. Ci sono seri dubbi che possa essere sviluppato per questioni etiche e legali.

La richiesta di verifica giunta al numero 3518091911 il 16 maggio 2020

Il video

Ecco il video pubblicato il 9 maggio 2020 dal canale Youtube Mars MovieCollage, casomai venga rimosso un giorno dall’autore o dalla piattaforma per qualche motivo a me estraneo:

Il numero e il codice

Il numero «666» viene ricavato togliendo gli «zeri» dal’ID «WO2020060606A1» del brevetto che al momento non è stato ancora concesso. Se leggiamo la tabella dei codici la cifra «A1», presente alla fine dell’ID, sta a significare che non è stato ancora concesso il brevetto.

L’estratto della richiesta di brevetto e il «disegnino»

Ecco l’estratto che descrive brevemente la richiesta di brevetto, quello tradotto dall’autore del video:

Human body activity associated with a task provided to a user may be used in a mining process of a cryptocurrency system. A server may provide a task to a device of a user which is communicatively coupled to the server. A sensor communicatively coupled to or comprised in the device of the user may sense body activity of the user. Body activity data may be generated based on the sensed body activity of the user. The cryptocurrency system communicatively coupled to the device of the user may verify if the body activity data satisfies one or more conditions set by the cryptocurrency system, and award cryptocurrency to the user whose body activity data is verified.

Ecco ora l’immagine allegata dove si spiega con un semplice «disegnino» il meccanismo ideato da Microsoft:

Microchip tatuato?

Secondo l’autore del video il sistema funzionerebbe così:

Significa che tramite un microchip, che poi sarà una sorta di tatuaggio a base di nano tecnologie, monitoreranno le attività del corpo.

In nessun punto dell’estratto della richiesta di brevetto si parla di microchip o di tatuaggi a base di nano tecnologie, teoria che si è formata a seguito dello studio di un vaccino che rilascerebbe dei semplici nanocristalli che si illuminano con l’infrarosso, facendo capire se è stata effettuata la vaccinazione (lo spiego nell’articolo sulle teorie di complotto portate in Parlamento dalla deputata Sara Cunial). Rivediamo il disegnino presente nella richiesta di brevetto:

Nell’immagine e nell’estratto del progetto si parla chiaramente di «user device» («device of a user» e «device of the user»), un elemento estraneo al corpo dell’utente. Anche il sensore che andrebbe a rivelare le attività risulta esterno al corpo e potrebbe essere o in comunicazione o incorporato nel dispositivo dell’utente («A sensor communicatively coupled to or comprised in the device of the user»). Nel disegnino è, inoltre, ben chiaro che l’elemento utente è distinto dal sensore e dal device, rendendolo anche interscambiabile con altre persone ad esempio.

La vera descrizione del brevetto

Come facciamo a dire che non è previsto il microchip tatuato? L’autore del video mostra la sua ricerca sul sito Patentscope.wipo.int, ma si ferma solo all’estratto. Nel menu in alto della pagina di Patentscope trovate il «tab» che mostra la descrizione del sistema che vorrebbe registrare Microsoft.

Ecco quali sono i device considerati:

User device 130 may include any device capable of processing and storing data/information and communicating over communication network 120. For example, user device 130 may include personal computers, servers, cell phones, tablets, laptops, smart devices (e.g. smart watches or smart televisions).

Ecco quanto spiegato in merito al sensore:

Sensor 140 may be configured to sense the body activity of user 145. As illustrated in FIG. 1, sensor 140 may be a separate component from user device 130 and be operably and/or communicatively connected to user device 130. Alternatively, sensor 140 may be included and integrated in user device 130. For example, user device 130 may be a wearable device having sensor 140 therein. The sensor 140 may transmit information/data to user device 130.

In nessun caso si parla di microchip tatuati o di qualsiasi intrusione fisica nel corpo umano.

Saremo come dei robot?

Secondo l’autore del video il sistema servirebbe per influenzare le nostre attività:

In base a queste attività vi daranno criptovaluta sotto forma di premio o altro, e quindi controlleranno e influenzeranno soprattutto i vostri comportamenti, attività cardiaca, del sangue, pressione e quant’altro. Soprattutto cerebrale, ovvero rendendolo ulteriormente più chiaro, saremmo come robot e se faremo esattamente ciò che vogliono, o ci faranno fare, avremmo questa criptovaluta, perché il punto è creare questa criptovaluta come un controllo che sostituisca la moneta e tutto il sistema come lo conosciamo oggi.

La richiesta di brevetto, nella sua spiegazione, non fa riferimento a una criptovaluta specifica e potrebbe riguardare una qualsiasi già in corso così come una che verrà creata in un secondo momento. Per quanto riguarda il far influenzare le attività di qualcuno, esistono già situazioni del genere per libera scelta.

Uno Smart Watch che tiene conto del battito cardiaco – Foto di Apichit Yutithammanurak da Pixabay

Immaginate, non è tanto diverso da uno dei tanti Smart Watch dove tenete conto dei passi che fate, della vostra attività cardiaca e quant’altro che invia i segnali ad un App sul vostro cellulare (e magari a un server online dove tenete conto delle vostre attività giornaliere) per sapere se state bruciando le calorie e dunque se state dimagrendo.

Quali attività e in che modo?

Nella descrizione del sistema leggiamo quali sarebbero le attività considerate come possibili:

Sensor 140 may include, for example, but not limited to, functional magnetic resonance imaging (fMRI) scanners or sensors, electroencephalography (EEG) sensors, near infrared spectroscopy (NIRS) sensors, heart rate monitors, thermal sensors, optical sensors, radio frequency (RF) sensors, ultrasonic sensors, cameras, or any other sensor or scanner that can measure or sense body activity or scan human body.

L’idea non si ferma ai possibili rilevamenti, ma anche probabili futuri:

For instance, the fMRI may measure body activity by detecting changes associated with blood flow. The fMRI may use a magnetic field and radio waves to create detailed images of the body (e.g. blood flow in the brain to detect areas of activity). The material (http://news.berkely.edu/2011/09/22/brain-movies/) shows one example of how the fMRI can measure brain activity associated with visual information and generate image data.

Si parla di risonanze magnetiche, un po’ utopico al momento visto che un macchinario utile allo scopo non è affatto piccolo e trasportabile. Nella descrizione c’è anche un link a un articolo del 2011 dell’Università di Berkely, dal titolo «Scientists use brain imaging to reveal the movies in our mind», dove i ricercatori studiano come si potrebbe in qualche modo (detta in parole semplici) visualizzare ciò che il cervello «vede» (l’articolo inizia immaginando di poter rappresentare un nostro sogno in video o entrare nella mente di un uomo in coma).

Bill Gates?

Ricordiamo che Bill Gates è stato certamente fondatore e CEO di Microsoft, ma nel 2008 si è dimesso dal ruolo di amministratore delegato per dedicarsi alla Fondazione creata con la moglie Melinda. Nel marzo 2020 lascia anche il ruolo all’interno del board della stessa Microsoft. Infine, Bill Gates non può essere definito il proprietario visto che in data 2018 possedeva meno azioni dell’attuale maggiore azionario:

La Bibbia e l’apocalisse

L’autore del video compie un collegamento con la Bibbia e l’apocalisse (13:16-18):

Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d’uomo. E tal cifra è seicentosessantasei.

Il tentativo di collegamento con questo sistema di minatura di criptovaluta che Microsoft vorrebbe brevettare è stato collegato con questo passo. Di fatto, il progetto non prevede un marchio nel corpo (mano o fronte), non si prevede alcun sistema di obbligo di utilizzo unico per le operazioni commerciali e il numero 666, come abbiamo visto prima, è puramente casuale.

Di chi è la «farina nel sacco»?

Non poteva mancare il blog di Cesare Sacchetti, noto per la diffusione di diverse bufale e false notizie. Il suo articolo, dal titolo «Bill Gates sta lavorando ad una criptovaluta globale: il suo numero è 666», è datato 18 aprile 2020 mentre un altro sito, il complottista Disinformazione.it, ne parla il 19 aprile 2020 riprendendo pari pari l’articolo si Sacchetti (come dire che Disinformazione.it non pubblica «farina del suo sacco»). Nell’articolo troviamo anche il riferimento all’apocalisse, dunque potremmo dire – anche in questo caso – che il contenuto pubblicato su Youtube dall’autore del video «non è farina del suo sacco». Purtroppo, come spesso accade, queste teorie di complotto nascono all’estero: tra i primi a diffonderla troviamo degli americani attraverso un video pubblicato il 17 aprile 2020.

Il video pubblicato il 17 aprile 2020 con il fantomatico «brevetto 666»

Nella descrizione del video troviamo anche i riferimenti all’apocalisse:

We give consideration to this official document in the brightening light of the biblical texts (like Rev. 13, Mat. 24, Jude) for its “Mark of the Beast” potential.

Conclusioni

Come abbiamo visto, anche nella sintesi iniziale, non vi sono riscontri su microchip, tatuati o meno. Ci sono collegamenti fantasy con l’apocalisse della Bibbia, puramente casuali basati su una interpretazione del numero assegnato alla richiesta di brevetto di Microsoft (non di Bill Gates). Non è detto che il brevetto sia assegnato, ma anche se fosse potrebbe risultare molto difficile che un sistema del genere venga approvato per questioni di privacy dell’utente soprattutto se si usa un sistema di criptovalute basato sulla blockchain.

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