Ricompare Vittorio Colao, le 100 proposte (con 20 obiettivi) per ripartire della task force sulla Fase 2

Entro i primi di giugno la task-force guidata dal super manager darà al Governo venti obiettivi e cento proposte concrete per far ripartire il Paese

Il manager Vittorio Colao c’è, anche se l’ex capo di Vodafone a capo della task force per la ripartenza nella Fase 2 era ormai uscito dai radar ormai da giorni. In un’intervista a la Repubblica, la quarta da quando ha ricevuto l’incarico dal premier Giuseppe Conte, Colao è tornato a chiarire il ruolo del gruppo di esperti che stanno immaginando come l’Italia potrà uscire dall’emergenza Coronavirus. Lo fa anticipando l’esistenza di circa 100 proposte che arriveranno sul tavolo del governo, concentrate su 20 obiettivi.


Le parole chiave sono tecnologia e digitalizzazione. Digitalizzazione per trasformare la pubblica amministrazione, “sburocratizzarla” e renderla «un alleato dei cittadini e delle aziende», per passare a pagamenti e commercio senza contante in modo tale da far emergere l’economia sommersa e per creare quello che Colao chiama un «friendly state», in contrapposizione al “Big state“, lo stato onnipresente. Uno stato amico che sia in grado di usare strumenti tecnologici innovativi per raccogliere informazioni a tutela dei cittadini, dalla manutenzione di opere pubbliche al web.


A proposito delle infrastrutture Colao vede di buon occhio la possibilità di forti investimenti, anche privati, da sbloccare nei prossimi mesi: dalle grandi reti digitali alla trasformazione energetica oltre che interventi in difesa dell’ambiente. Per le imprese a corto di liquidità l’ex Ceo di Vodafone invita le piccole aziende a fare aggregazioni tra loro per favorire «la patrimonializzazione e sostegni di filiera». Tutte proposte da attuare in 3, 6 e 12 mesi, sperando però di non essere più in Fase 2.

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