Azzolina: «Dobbiamo riprogettare la scuola. La pandemia ci ha mostrato quanto è importante la didattica a distanza»

La ministra si è rivolta a docenti e studenti durante la finale di un programma per giovani imprenditori. Ieri, l’incontro con Giuseppe Conte e le parti sociali, che però non ha portato a una tregua con i sindacati

«Stiamo lavorando per un ritorno a scuola di tutti in piena sicurezza. L’impegno è a consegnarvi una scuola più a misura dei vostri desideri e delle vostre necessita in un mondo che cambia velocemente». La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina torna sulla vessata questione della ripartenza della scuola a settembre, già oggetto di una lungo incontro ieri con le parti sociali e i sindacati, a cui ha partecipato anche il premier Giuseppe Conte.


Riunione in cui Azzolina ha sottolineato gli investimenti sbloccati dal ministero da quando è ministra: 4 miliardi di euro in tutto, sostiene. I sindacati però, apprende Open, sono rimasti insoddisfatti dalla riunione che non ha portato «misure concrete», anche per quanto riguarda gli investimenti nell’edilizia scolastica e gli incrementi nell’organico di docenti e di collaboratori scolastici. «Non si può andare avanti a tentoni, ma serve un piano organico, anche normativo», dichiara Tobia Sertori di Flc Cgil Lombardia.


La ministra ringrazia i docenti. Ma i sindacati confermano lo sciopero

Intervenendo oggi a Biz Factory 2020, la finale nazionale di Impresa in azione, programma di imprenditorialità di Junior Achievement, Azzolina ha tentato comunque la via della conciliazione, rivolgendo un grazie agli studenti – «per lo spirito di adattamento e collaborazione con cui avete seguito le lezioni a distanza» – e ai docenti che «hanno trovato mille strade per rimanere in contatto con i loro ragazzi».

«Ampliare gli orizzonti della didattica è un obiettivo che la scuola italiana persegue da tempo – ha continuato la ministra.- la pandemia ci ha mostrato come sia importante reagire trovando nuove modalità. Dobbiamo riprogettare la scuola, rendendola più moderna». Nonostante le parole della ministra, lo sciopero dei sindacati previsto per l’8 giugno andrà avanti. Intanto alla Camera è ripresa la seduta fiume per evitare che scada il dl Scuola.

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