Biennale di Venezia, molte star del cinema restano a casa. E la mostra rimane piena di incognite

Nelle giurie, star internazionali: Cate Blanchett e la francese Ludivine Saigner; Matt Dillon, entrato in corsa per sostituire Cristi Puiu. Ma l’incertezza sulla lista degli ospiti è tanta

Nononostante la pandemia, la 77esima mostra del cinema di Venezia – che si terrà dal 2 al 12 settembre – si prepara al suo debutto. Sarà una manifestazione ridotta all’osso: non sarà infatti ricordata per le super star, impossibilitate a superare i confini nazionali per via delle misure di contenimento da Coronavirus. E non sarà un’annata proficua per i party – il rischio di assembramento è dietro l’angolo. Gli ospiti che dovevano arrivare da oltreoceano e, più in generale, dai confini extraeuropei non ci saranno.


Saranno invece presenze centellinate quelle delle personalità europee. Ma fino all’ultimo nessuno è sicuro di come andranno le cose. I personaggi noti del cinema italiano? Tutti presenti, tra cui la madrina della Biennale, Anna Foglietta. Solo un anno fa a Venezia 76 sul red carpet del Palazzo del Cinema c’erano Brad Pitt e Johnny Depp, Mick Jagger e Roger Waters e il favoloso Joaquin Phoenix di Joker e Timothée Chalamet, Meryl Streep e Scarlett Johannson.


Quella di quest’anno è invece una mostra all’insegna dell’incertezza. Ogni cosa è blindata: le liste degli ospiti, gli uffici stampa, gli organizzatori. L’agenda della settimana è secretatissima. Ancora prima di cominciare, si ventilano già possibili forfait. La cena di apertura, come fu per l’anno post terremoto, è nei ristretti saloni dell’Excelsior con giurie e personalità, tra cui gli 8 direttori di festival (compreso Fremaux di Cannes), niente tendoni all’aperto con il buffet a rischio goccioline infette.

Nelle giurie, star internazionali: Cate Blanchett e la francese Ludivine Saigner; Matt Dillon, entrato in corsa per sostituire Cristi Puiu. Attesi per il film di Daniele Luchetti, i protagonisti Alba Rohrwacher e Luigi Lo Cascio. Poi Pietro Castellitto. Attesissimo anche Pedro Almodovar per il fuori concorso The Human Voice con Tilda Swinton, Leone d’oro alla carriera.

Smania anche per la presenza di Pierfrancesco Favino, protagonista di Padrenostro di Claudio Noce. Niente Helen Mirren per l’inglese The Duke di Roger Michell. Esclusa anche Greta Thunberg: dopo l’anno sabbatico ha ricominciato la scuola ed è altamente improbabile arrivi per il documentario su di lei, Greta di Nathan Grossman.

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