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Coronavirus, Piemonte piegato dai contagi: +1.396 in 24 ore. Oltre mille i ricoveri, Cirio corre ai ripari. Veneto ed Emilia reggono la seconda ondata

20 Ottobre 2020 - 19:54 Fabio Giuffrida
Il presidente della Regione Piemonte ha chiesto la chiusura dei centri commerciali nel fine settimana. In Veneto ed Emilia Romagna i numeri sono decisamente più contenuti. Ecco cosa sta succedendo

I dati di oggi, 20 ottobre, mostrano come Veneto e ed Emilia Romagna stiano “reggendo” l’avanzata del Coronavirus, con un incremento dei contagi di – rispettivamente – +490 e +507 casi, mentre il Piemonte, con 13mila tamponi, ha raggiunto quota +1.396 nuovi positivi in 24 ore (ieri erano +933). Una situazione che – con 1.037 ricoverati e 62 paazienti in terapia intensiva – ha spinto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, a chiedere la chiusura dei centri commerciali nel fine settimana.

Piemonte

Resteranno aperti solo gli alimentari e le farmacie, tutte le attività saranno chiuse da mezzanotte. Ma non ci sarà alcun coprifuoco, come quello lombardo: «Ci sono più rischi di assembramento nei centri commerciali», ha spiegato il governatore. E c’è di più: il Piemonte ha deciso di prendere provvedimenti anche sulla scuola chiedendo che alle superiori, dalla seconda alla quinta classe, si proceda con il 50% di teledidattica. Metà in classe, metà a casa. Intanto è polemica per la scelta dell’assessore alla sanità del Piemonte, Luigi Icardi, di andare in viaggio di nozze nel pieno dell’emergenza.

Veneto

Va decisamente meglio in Veneto dove si è entrati nella cosiddetta fase “azzurra” che comporterà «ritardi nella programmazione» degli ospedali, come reso noto dal presidente Luca Zaia. Il piano sanitario, intanto, prevede di «poter arrivare a 1.000 posti di terapia intensiva in tutti gli ospedali esistenti; 200 sono già pronti ad essere attivati». In Veneto 459 sono i ricoverati con sintomi, 51 i pazienti in terapia intensiva, +490 i nuovi casi.

Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna, invece, dove oggi si è registrato un lieve calo nell’incremento giornaliero di contagi rispetto a ieri, la situazione sembra essere sotto controllo, come spiega il presidente Stefano Bonaccini. I numeri crescono e al momento non si prevedono altre restrizioni né un coprifuoco. «Abbiamo un tasso in percentuale di positivi al giorno che è tra i più bassi d’Italia, possiamo reggere anche a questa seconda difficile ondata», ha detto il governatore Bonaccini a Timeline su Sky Tg24. I ricoveri ordinari sono 531, mentre i pazienti in terapia intensivasono 78. Oggi +507 casi con 16mila tamponi.

Foto in copertina di repertorio: ANSA/TINO ROMANO

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