Il crollo dei nuovi contagi rallenta l’urgenza del Dpcm. Sala: «Va meglio di quanto si poteva immaginare 10 giorni fa»

di OPEN

Frenata dei casi di Coronavirus: -25% (ma con 50mila tamponi in meno). E l’esecutivo riflette sulle misure più restrittive. Il sindaco di Milano: «La situazione lascia margine di osservazione»

Il calo in 24 ore dei nuovi contagi da Coronavirus supera complessivamente il 25%, da 29.907 a 22.253. Una tendenza che ha valenza più politica che epidemiologica (a influire è anche il calo dei tamponi effettuati, quasi 50 mila in meno), ma dà fiato al governo in vista del nuovo Dpcm, che è allo studio in queste ore e che potrebbe vedere annacquate alcune delle misure più restrittive. La frenata nei nuovi contagi è particolarmente vistosa in Lombardia, dove si passa da 8.607 casi a 5.278, e in Veneto, da 2.300 a 1.544, due delle Regioni maggiormente interessate dalla seconda ondata. Cali significativi si registrano anche in Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Marche e Umbria. Alla luce di questi dati, secondo quanto risulta a Open, il governo starebbe pensando di temporeggiare sul varo delle misure più severe.


Nel tardo pomeriggio sono arrivate le parole del sindaco di Milano, Beppe Sala, da sempre in prima fila contro un lockdown nel capoluogo lombardo: «Dal punto di vista sanitario quello che viene fuori è che la situazione lascia ancora margine di osservazione in questo giorno. Ricordo che si era detto il giorno 19, quando ci siamo riuniti con Fontana e i sindaci delle città, che l’ipotesi era che si arrivasse ad un livello di terapie intensive al 31 di ottobre che andava da un minimo di 435 a 800 al massimo. Da questo punto di vista la situazione sembra essere un po’ meglio». Nell’ultimo bollettino diffuso dalla Regione, i posti occupati in terapia intensiva a oggi sono esattamente 435.


«Il Comitato tecnico scientifico ha detto che probabilmente le misure che abbiamo già preso possono avere inciso, poco, perché siamo ancora in una fase iniziale, di fatto però probabilmente i comportamenti della gente, un po’ spaventata, un po’ sensibilizzata, hanno portato a qualcosa che non può essere letto con totale serenità – ha aggiunto Sala – ma prendiamo atto che è un filo meglio di quanto si poteva immaginare 10 giorni fa. Questa è la situazione ad oggi».

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