Egitto, arrestato il direttore dell’Ong con cui collaborava Patrick Zaki

di Cristin Cappelletti

Mohammed Basheer è stato prelevato dalla sua abitazione la scorsa notte e portato davanti alla Procura. Le accuse sono le stesse rivolte allo studente dell’università di Bologna

La repressione del governo egiziano di al-Sisi contro la società civile ha colpito anche l’Egyptian Initiative for Personal Rights (Eipr), l’Ong per i diritti umani con cui collaborava Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’università di Bologna arrestato all’aeroporto del Cairo a febbraio. Il suo direttore, Mohammed Basheer, è stato arrestato dopo la mezzanotte e detenuto per 12 ore prima di essere portato davanti alla procura. L’Eipr, parlando di un escalation senza precedenti, ha affermato che le indagini su Basheer si sono concentrate su una riunione tenutasi il 3 novembre con una serie di ambasciatori e diplomatici stranieri, con i quali ha discusso dei diritti umani in Egitto.


Secondo l’ambasciata svizzera al Cairo, 14 diplomatici europei hanno visitato l’Eipr in quell’incontro. Contro Basheer – fa sapere ancora l’Ong – sono state mosse dalla procura le seguenti accuse: organizzazione terroristica, diffusione su Internet attraverso un account personale di false informazioni atte a danneggiare la sicurezza; finanziamento del terrorismo; diffusione di notizie false che minano la sicurezza pubblica e l’interesse dello stato.


Zaki, udienza in agenda il 21 novembre

Le stesse accuse erano state mosse nei confronti di Zaki, la cui udienza continua a essere rinviata. Lo studente del master in Gender studies dell’ateneo bolognese dovrebbe comparire in tribunale il prossimo 21 novembre, ma le autorità egiziane potrebbe nuovamente posticipare la data dell’udienza.

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