Coronavirus in Veneto, oltre 2.500 nuovi casi e 51 morti. Zaia sulla stagione sciistica: «Non ci serve turismo macabro» – Il video

di Redazione

Sono 572 i posti occupati in terapia intensiva. «Il nostro potenziale è di mille posti», ha detto Zaia facendo intendere quanto sia necessario piegare la curva dei ricoveri

Il bilancio dei casi di contagio da Coronavirus, in Veneto, sale di altri 2.550 nuovi positivi in 24 ore. Il bollettino di oggi, 7 dicembre, è stato commentato dal governatore della Regione nella consueta conferenza stampa di metà mattinata. Luca Zaia ha annunciato che nell’ultima giornata sono state registratate 51 vittime. L’incidenza dei positivi sui tamponi analizzati è ora del 6,93%. Quanto al discusso tema della stagione sciistica alle porte, che ha creato non poche polemiche, il presidente ha detto: «Il turismo del macabro non ci serve», criticando quanti stanno «salendo in montagna per documentare su Instagram il maltempo». Il governatore afferma allora di non escludere «una ordinanza per evitare che la gente salga», citando le frane e i danni causati da neve e pioggia.



In Veneto attualmente sono occupati 572 posti in terapia intensiva, tra Covid e non. Zaia ha sottolineato che, rispetto alla prima ondata di marzo della pandemia il trend è in aumento: i posti occupati sono infatti 50 in più rispetto alla primavera scorsa. «Il nostro potenziale – ha detto – è di mille terapie intensive», facendo intendere quanto sia necessario piegare la curva dei ricoveri per non stressare ulteriormente le strutture ospedaliere.

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