In Veneto 42 decessi e 883 nuovi casi. Zaia: «Da domani ospedali meno pieni: si riapra se i dati regionali sono buoni»

«Spero che il governo si esprima sulle riaperture al più presto», ha detto il presidente della Regione Veneto. «I dati possono essere portati a contributo per affrontare il tema delle riaperture. Immagino che il legislatore nazionale, se deve fare delle scelte per tutti, il freno a mano sarà tirato»

Salgono i casi positivi al Coronavirus nelle ultime 24 ore: sono 883 i contagi individuati in Veneto, più dei 587 del giorno precedente. I dati odierni arrivano a fronte di 35.791 test analizzati. Il numero di infezioni registrate nella regione, dall’inizio del monitoraggio, ammonta a 396.677. Attualmente, i cittadini veneti positivi sono 30.559: «un dato che sta scendendo – ha tenuto a specificare Luca Zaia -, perché abbiamo pochi ingressi e tante negativizzazioni. È un segnale dell’inizio del calo».


«Domani spero di darvi la notizia che saremo sotto al massimo di marzo – ha detto il presidente Veneto -, per quanto riguarda i ricoveri totali». Il picco dei ricoveri dello scorso mese, infatti, è stato segnato con la quota di 2.068 ricoveri per Covid. Oggi, nelle strutture ospedaliere della regione, c’è stato un calo di 46 pazienti ricoverati, per un totale di 2.076 pazienti ancora positivi nei nosocomi veneti. Sono ricoverati in terapia intensiva 285 persone (16 in meno rispetto a ieri) e nell’area non critica 1.791 persone (30 in meno rispetto a ieri).


Nelle ultime 24 ore, in Veneto, sono morte 42 persone a causa della Covid-19, quasi il quadruplo degli 11 decessi registrati il giorno precedente. Il totale delle vittime ha raggiunto la cifra di 10.994. I tamponi molecolari totali sono arrivati a quota 4.747.307, i rapidi a 4.054.960. «Sono quattro, cinque giorni che la curva regionale sta calando. Si vede sulle terapie intensive anche: se avesse un cambio di direzione nei prossimi giorni, sarebbe una novità. Non è finita, potrebbe capitare la risalita improvvisa della curva, ma la situazione sembra aver preso una buona piega».

Zaia sulle riaperture: «Spero che il governo si esprima al più presto»

«Dobbiamo puntare al tema delle riaperture, con gradualità, con buon senso, ma è fondamentale che si inizi una fase di convivenza con il virus». Il presidente del Veneto ha sottolineato che la ripartenza non può prescindere dall’utilizzo degli spazi aperti e ha chiesto alle amministrazioni comunali di dare «qualche metro quadrato in più e qualche burocrazia in meno» ai ristoratori. «Dietro a questa attività produttiva passa tutto quello che è l’identità di un territorio. Hanno ragione quando dicono che devono essere compresi nel comparto turistico: come si fa a far ripartire il turismo se non ci sono i ristoranti?».

«Spero che il governo si esprima – sulle riaperture – al più presto», ha aggiunto Zaia. «I dati possono essere portati a contributo per affrontare il tema delle riaperture. Immagino che il legislatore nazionale, se deve fare delle scelte per tutti, il freno a mano sarà tirato». Se, invece, si sceglie di intervenire su scala regionale, Zaia è ottimista che il Veneto potrà vedere presto un allentamento delle restrizioni. Per quanto riguarda le vaccinazioni, il presidente ha detto che «entro questa settimana si finiscono gli over 80. Sperando di chiuderla anche con i 100 mila allettati a casa».

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