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Monitoraggio Iss, Brusaferro: «Aumenta la circolazione del virus: più casi anche sotto i 12 anni» – Il video

05 Novembre 2021 - 19:32 Redazione
L'età mediana di chi contrae l'infezione si attesta intorno ai 42 anni, quella del ricovero in terapia intensiva intorno ai 68 anni. Mentre l'età di chi perde la vita per cause legate al Covid resta ancora sopra gli 80 anni

Una settimana caratterizzata da un incremento della circolazione del Coronavirus, che supera la soglia dei 50 casi per 100 mila abitanti in 7 giorni, con un indice Rt che supera la soglia epidemica di 1. Così il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, commenta gli ultimi dati del monitoraggio settimanale. L’Italia si inserisce in «un quadro europeo con elevata circolazione del virus in molti Paesi e in particolare in alcuni paesi confinanti con centro ed est Ue. Il nostro Paese si caratterizza ancora per una curva più contenuta e questo è un dato che dobbiamo sicuramente alla copertura vaccinale – ha detto il professore -. Ma in generale si evidenzia una crescita del numero dei nuovi casi». Poi il presidente dell’Iss ha parlato di quanto sia aumentato il contagio tra i bambini sotto i 12 anni: «C’è un incremento dei casi in particolare nella fascia di età tra 6 e 11 anni – ha detto – mentre tra i 12 e 19 anni c’è una crescita più contenuta dei casi e questo è dovuto anche al numero di vaccinazioni che in questa fascia di popolazione sono state eseguite», ha detto il professore in un videomessaggio nel giorno dell’ultima rilevazione settimanale dell’Istituto superiore di sanità. E proprio i giovani sarebbero i maggiori vettori in questa fase perla circolazione del virus. Ha spiegato ancora il professore: «Le fasce di età che alimentano l’aumento della circolazione del virus in questa settimana sono le fasce d’età più giovani. Colpisce molto le fasce d’età 30-39 anni e 40-49 rispetto alla 20-29 perché queste hanno una copertura vaccinale più limitata». L’età mediana di chi contrae l’infezione, ha sottolineato Brusaferro, si attesta intorno ai 42 anni, quella del ricovero in terapia intensiva intorno ai 68 anni. Mentre l’età di chi perde la vita per cause legate al Covid resta ancora sopra gli 80 anni.

Il monitoraggio Iss

L’indice di contagio Rt arriva a 1,15 in Italia. L’incidenza dei casi ogni centomila abitanti arriva a 53. Sono i numeri del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità e testimoniano la ripresa dell’epidemia di Coronavirus in Italia. L’indice Rt era sotto quota 1 dal 27 agosto mentre la scorsa settimana l’incidenza dei casi era a quota 46. «L’incidenza settimanale a livello nazionale è in risalita: 53 per 100 mila abitanti (29/10/2021-04/11/2021) vs 46 per 100.000 abitanti (22/10/2021 -28/10/2021), dati flusso Ministero Salute. Nel periodo 13 ottobre – 26 ottobre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,15 (range 0,93 – 1,28), in aumento rispetto alla settimana precedente e al di sopra della soglia epidemica. È stabile e sopra la soglia epidemica, l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=1,12 (1,06-1,17) al 26/10/2021 vs Rt=1,13 (1,07-1,19) al 19/10/2021)», dice l’Iss. Tutte le regioni oggi sono a rischio moderato (nella precedente rilevazione erano 18 su 21) mentre crescono i ricoveri e l’occupazione delle terapie intensive. Quindici regioni riportano un’allerta di resilienza. È in forte aumento il numero dei casi non associati a catene di trasmissione. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è arrivato al 4,0% secondo rilevazione giornaliera ministero della Salute al 4 novembre. Era il 3,7% la settimana scorsa. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 5,3% contro il 4,5% del 28/10.

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