In Evidenza ENISiriaUSA
FACT-CHECKINGBergamoComplottiCoronavirusLombardiaNegazionismoSanità

Le bare di Bergamo non erano vere? Circola ancora il video dei complottisti che negano l’emergenza Covid

12 Novembre 2021 - 18:58 David Puente
Secondo Pam Morrigan, protagonista del video, le scene delle bare di Bergamo erano una messinscena per terrorizzare le persone. Una narrativa già smentita, ma che continua a tornare

Ci segnalano un post del 7 ottobre 2021 della pagina Facebook A difesa dell’ovvio dove viene proposto un intervento video di Pam Morrigan, insieme a Tommaso Minniti (conosciuto anche come Tommix o TVivo), sui decessi di Bergamo durante la prima ondata di Covid del 2020. Non si tratta di un contenuto attuale, ne avevamo parlato in un articolo precedente del 28 aprile scorso, ma risulta ancora oggi condiviso e sostenuto dai negazionisti.

Per chi ha fretta

  • Secondo Pam Morrigan, protagonista del video, le scene delle bare di Bergamo erano tutta una messinscena per terrorizzare le persone.
  • I numeri dei decessi a Bergamo e provincia smentiscono la narrativa del video.
  • Pam Morrigan sostiene che le aziende funerarie erano state dimezzate, in qualche modo chiuse, ma gli stessi operatori funerari avevano spiegato il perché delle chiusure: si erano ammalati ed operavano senza adeguate protezioni.
  • Sostiene che le bare puzzavano e per questo erano intervenuti i militari. In realtà erano intervenuti per trasportarle nei centri crematori fuori regione, visto che le aziende funerarie di Bergamo non potevano sostenere tutto il lavoro da sole.
  • La protagonista del video è stata denunciata dal Comune di Bergamo.

Analisi

Riportiamo il testo del post Facebook del 7 ottobre 2021 che ha reso nuovamente virale il video:

Ormai stiamo giocando alle tre carte da tempo e da tempo in pochi sanno ciò che avvenuto in quei pochi giorni di Marzo a Bergamo.

Non vorrei puntare il dito su come questo teatrino mediatico incominciò tra il 18 e il 19 Marzo grazie a Francesco Paolo Figliuolo che non seppe dire di no a un ordine impartitogli dall’alto.

Abbiamo voluto sterminare per mainstream (situazione non veritiera ma abilmente pianificata) l’intera popolazione bergamasca alimentando il terrore non solo in Italia ma in tutto il Mondo.

Io non vorrei insistere ma il problema di quei giorni di Marzo si è evoluto nel tempo grazie a dei protocolli sanitari volutamente annacquati da chi allora avrebbe dovuto dire di no e vigilare secondo scienza e coscienza.

Il numero dei decessi a Bergamo

Pam Morrigan spiega come mai, secondo lei, non ci sarebbero tanti decessi a Bergamo e perché si tratterebbe di una messinscena. L’Istat fornisce dei grafici interattivi per visionare con estrema facilità i dati riguardanti i decessi tra il 2015 e il 2020 (dal 1 gennaio al 31 dicembre). Il video era stato pubblicato intorno al mese di aprile 2020, ecco cosa ci riporta l’area interattiva dell’Istat per la provincia di Bergamo da gennaio ad aprile 2020, dove la linea rossa indica i decessi del 2020 confrontati con la media degli anni 2015-2019:

I problemi delle aziende funerarie

Secondo quanto riportato nel video, nel periodo della prima ondata ci sarebbe stata una chiusura sospetta delle pompe funebri nel Bergamasco. Non c’era niente di sospetto, a spiegarlo erano stati gli operatori del settore, anche dei media locali: alcuni centri della zona avevano chiuso perché «tutti malati», mentre chi riusciva ad operare era «allo stremo delle forze», lavorando «praticamente 24 ore al giorno quasi in assenza di Dpi», i dispositivi di protezione individuale.

La scusa delle bare che puzzavano

Secondo la protagonista del video, le bare sarebbero state trasportate dai militari perché puzzavano e le pompe funebri si sarebbero rifiutate di trasportarle nei loro carri funebri. In realtà le bare poste nel cimitero erano destinate alla cremazione, operazione che risultava difficile compiere a Bergamo siccome le stesse imprese funerarie erano impossibilitate a compiere tutto il lavoro da sole. Non solo, la scelta dei mezzi militari è risultata utile per non gravare i costi alle famiglie dei defunti. C’è da dire, infine, che il Comune seguiva il volere dei familiari. Se non fosse stato possibile procedere con la cremazione, le bare sarebbero state sepolte come è avvenuto in altri comuni lombardi.

Un video diffuso

A condividere il video, senza spiegarne le falsità, è stato anche Alessandro Meluzzi su Twitter:

Contattato da Open, il Comune di Bergamo ci informa di aver denunciato Pam Morrigan a seguito della diffusione del video. Quest’ultimo, l’originale pubblicato su Youtube, risulta rimosso a seguito della querela.

La doppia bufala delle bare di Lampedusa

Pam Morrigan, che sostiene di operare nel campo funerario nel bergamasco, riporta a sostegno della tesi negazionista alcune foto delle bare di Lampedusa spacciate per quelle di Bergamo. Immagini che non erano state utilizzate dai media italiani, ma stranieri, e da qualche utente online, come avevamo spiegato in un articolo del 18 marzo 2020.

Il meme che sfruttava una bufala per diffondere una teoria del complotto sui morti di Bergamo

Ecco le vere bare, disposte all’interno della chiesa del cimitero di Bergamo:

Le altre teorie del complotto sulle bare di Bergamo

Nel corso del 2021 era circolato un altro video dove un utente anonimo riportava un’altra teoria del complotto sulle bare di Bergamo (n parliamo nel dettaglio qui). Ecco la trascrizione:

Le bare vennero accumulate, accatastate, aspettarono più di qualche giorno per trovare e individuare il forno crematorio che accettasse di [prestarsi] al gioco schifoso e… tranne **** … ovviamente perché, comunque sai, stesso partito, hanno fatto i loro giochetti sporchi, e… però… e… i corpi all’interno andavano in putrefazione e non essendoci la zincatura hanno cominciato a colare al di fuori delle bare. Quando chiamarono le pompe funebri per… ehm… per portarli via, questi si sono rifiutati ovviamente. Dicevano “Ma a me poi il camion… la macchina chi me la paga? Devo rifare tutto l’interno della macchina con una cosa del genere!”. L’esercito mandò giù 40 camion, no? 40 camion, e caricarono su questi 40 camion 81 bare. Quindi, tutta questa sceneggiata avvenne nell’arco temporale di un mese di moria anomala. Quasi un mese, 26 giorni per la precisione, che su Bergamo 80 persone su Bergamo muoiono sempre nell’arco di 26 giorni, ok? Gli anziani! E…caricarono queste 81 bare su questi 40 camion. Io ho le fotografie, se vuoi te le giro, dei camion militari con una bara, o massimo due, ce n’era qualche d’uno che ne aveva tre, i più grossi. E misero in piedi questa pagliacciata, questa sceneggiata vergognosa che è stata la loro vittoria iniziale che sarà quella che li trascinerà sul fondo, perché [a me] quelle fotografie ce le abbiamo!

Le foto erano state scattate nel 2020 a Gemona del Friuli, non a Bergamo, dove dovevano essere scaricate per la cremazione negli impianti friulani: 20 a Gemona e 30 a Cervignano.

Se all’epoca si parlava di una sessantina di bare trasportate con i mezzi militari, come mai sono state inviate 50 nella sola regione Friuli Venezia Giulia? Contattato il Comune di Bergamo, quelle presenti nelle foto erano soltanto una parte delle oltre 500 distribuiti nelle diverse città italiane per la cremazione.

Per approfondire

In merito al numero dei decessi sono circolate diverse teorie e affermazioni fuorvianti. Abbiamo trattato questi tempi nei seguenti articoli:

Conclusioni

Il video di Pam Morrigan e Tommix, quello dell’utente anonimo e la bufala delle bare di Lampedusa non dimostrano l’esistenza di un complotto sui decessi a Bergamo da parte delle istituzioni e dei media ai danni della cittadinanza.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

Leggi anche:

Articoli di FACT-CHECKING più letti