Biden agli alleati: «Più armi per Kiev». Palazzo Chigi: «Uniti contro Mosca, ma preoccupa il prolungarsi della guerra»

Tra i temi affrontati anche quello della diversificazione delle fonti energetiche, per ridurre la dipendenza dalla Russia. Il presidente del Consiglio Europea, Charles Michel: «L’Ue svilupperà il Fondo di solidarietà per l’Ucraina»

Videochiamata tra il presidente statunitense e gli alleati, tra cui l’Italia, per fare il punto sulla guerra russa in Ucraina. Secondo quanto riferito dalla Casa Bianca, durante il colloquio durato un’ora, il presidente Joe Biden e gli Alleati hanno discusso del «continuo sostegno all’Ucraina e degli sforzi per fare pagare alla Russia per le sue azioni». Tra i partecipanti all’incontro erano presenti il primo ministro canadese Justin Trudeau, la presidente della Commissione europea von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, il primo ministro britannico Boris Johnson, il presidente della Polonia Andrzej Duda, il primo ministro giapponese Fumio Kishida e il presidente del Consiglio Mario Draghi in collegamento da Città della Pieve, in Umbria, dopo essere risultato positivo al Covid. Il presidente statunitense ha insistito sulla necessità che «tutti gli Alleati continuino a fornire armi a Kiev, per affrontare l’offensiva dei russi sul fronte Orientale dell’Ucraina», nella regione del Donbass. Secondo l’intelligence statunitense, le operazioni dei militari russe nell’Est dell’Ucraina sono il «preludio» di un’offensiva di maggiore portata.


Draghi: «Sì a nuove sanzioni contro Mosca, ma preoccupa il prolungarsi della guerra»

Biden, inoltre, ha portato all’attenzione dei leader anche la possibilità di nuove sanzioni contro la Russia, che potrebbero essere annunciate nei prossimi giorni e avvenire in coordinamento con gli altri partner. Un’opzione su cui i diversi leader, così come confermato in una nota di Palazzo Chigi, ha riscosso un «ampio consenso», nell’ottica di «rafforzare la pressione sul Cremlino, anche con l’adozione di ulteriori sanzioni, e di accrescere l’isolamento internazionale di Mosca». Il presidente Draghi, al contempo, ha espresso «forte forte preoccupazione per il prolungarsi delle ostilità», sollecitando l’obiettivo di «giungere quanto prima ad un cessate il fuoco per porre fine alle sofferenze della popolazione».


Draghi: «Continuare a diversificare fonti energetiche per liberarsi della dipendenza dalla Russia»

Durante i colloqui si è anche parlato di approvvigionamento energetico. Secondo quanto riferito da Palazzo Chigi «è stato ribadito l’impegno comune a diversificare le fonti energetiche riducendo in tal modo la dipendenza dagli approvvigionamenti russi». E dopo l’accordo dello scorso 11 aprile tra Italia e Algeria per l’aumento delle esportazioni del gas verso l’Italia, proprio quest’oggi ha preso il via la missione del ministro degli Esteri Di Maio e del ministro per la Transizione Ecologica Cingolani in Angola e Congo, con l’obiettivo di siglare ulteriori accordi per l’approvvigionamento delle risorse energetiche, aumentando l’indipendenza da Mosca.

Von der Leyen: «Sanzioni più dure e maggiori aiuti a Kiev»

Dopo la videoconferenza, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter, ha ribadito che «i leader del mondo restano fermamente uniti nel sostegno all’Ucraina». Per fare ciò, «irrigidiremo ulteriormente le nostre sanzioni contro la Russia e aumenteremo la nostra assistenza finanziaria e nella sicurezza» per Kiev. Nella breve dichiarazione, von der Leyen ha ringraziato il presidente Biden «per aver convocato questa importante call».

Michel: «L’Ue svilupperà il Fondo di solidarietà per l’Ucraina»

Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, presente anche lui all’incontro, su Twitter ha confermato che «durante il colloquio con Biden è stata discussa un’ulteriore risposta coordinata all’aggressione della Russia contro l’Ucraina e abbiamo discusso la necessità di ulteriori aiuti umanitari, finanziari e militari». Michel ha poi confermato che «l’Unione europea svilupperà il Fondo di solidarietà dell’Ucraina per il sostegno immediato e la ricostruzione di un’Ucraina democratica».

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