Il diktat di Bonelli a Letta sull’accordo con Azione: «Se rivede i punti, noi ci siamo». La risposta di Calenda: «Non c’è alcuna disponibilità»

Europa Verde e Sinistra Italiana hanno posto le loro condizioni per tornare a trattare con il Pd. Secondo loro dopo l’accordo con Azione il partito di Letta «non parla più al centrosinistra»

Il co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli, torna a parlare delle prossime mosse dell’Alleanza Verdi-Sinistra, sempre più in bilico tra Pd, Azione e +Europa e Movimento 5 Stelle. Ai microfoni di Metropolis, il podcast di Repubblica, Bonelli pone le sue condizioni affinché si torni a discutere con Letta: «Se c’è una rinegoziazione dei punti, assieme a una questione che indichi un profilo programmatico che parli al popolo del centrosinistra, ci possono essere le condizioni per un accordo». Un aut aut che arriva dopo che lo stesso Bonelli, con Nicola Fratoianni di Sinistra italiana, ha deciso di rinviare l’incontro fissato per oggi con Letta per discutere della possibile coalizione a centrosinistra con i Verdi dentro.


«Quando abbiamo cominciato a ragionare con il Pd c’era la consapevolezza di costruire un fronte», dice il portavoce di Europa Verde che afferma come dopo «l’accordo di ieri con Calenda non parla più al popolo di centrosinistra». Alla domanda del perché abbiano deciso di non incontrare Letta oggi, Bonelli risponde che se fossero andati «probabilmente avremmo rotto». A poche ore da queste dichiarazioni è arrivata la risposta di Calenda su Twitter: «Fratoianni e Bonelli chiedono a Enrico Letta di rinegoziare il patto sottoscritto ieri. Non c’è alcuna disponibilità da parte di Azione a farlo. L’agenda Draghi è il perno di quel patto e tale rimarrà. Fine della questione».


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