Da Meloni a Salvini, l’uscita di Lollobrigida sulla fantomatica «sostituzione etnica» non è una novità

Almeno dal 2015 gli attuali leader di Governo diffondevano la teoria sui propri canali social

Non dovremmo essere affatto sorpresi nel sentir parlare un esponente del Governo Meloni della fantomatica «sostituzione etnica». Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida non è il primo a riportare come vera la teoria del complotto più amata dalle estreme destre – in particolare quelle neonaziste – sulla scia dei falsi storici noti come “Protocolli dei Savi di Sion” e il “Piano Kalergi“. Precedenti di un certo livello, infatti, li riscontriamo sia dal suo capo partito Giorgia Meloni che dall’alleato Matteo Salvini per sostenere la narrazione della cosiddetta «invasione». Il primo riscontro lo troviamo in un tweet del 2015 pubblicato dal leader della Lega a seguito di centinaia di migranti sbarcati a Lampedusa e Porto Empedocle («Continua il tentativo di “sostituzione etnica”»), mentre per il Presidente del Consiglio parliamo di un post Facebook sintetizzato in un tweet del 2016: «#ItalianiAllEstero: In Italia prove generali sostituzione etnica, perché non espatriano incompetenti che ci governano? ST».


Gli interventi Twitter di Matteo Salvini sulla fantomatica teoria.

Il leader della Lega intervenne più volte nel 2017 per sostenere l’esistenza del fattoide. Oltre a due tweet dove affermava che stessimo «subendo una sostituzione etnica programmata», non si può non citare l’intervento durante una trasmissione di Radio Padania condotta dall’attuale senatore leghista Alessandro Morelli: «Vedremo di attare ogni mezzo possibile, oltre a quelli che già abbiamo percorso, per fermare questa invasione. E quando dico ogni mezzo dico ogni mezzo, ovviamente legalmente permesso o quasi, perché siamo di fronte a un tentativo evidente di pulizia etnica, di sostituzione etnica ai danni di chi vive in Italia» affermò con certezza Salvini agli ascoltatori della radio di partito.


Sempre nel 2017, Giorgia Meloni pubblicò via Facebook e Twitter un intervento contro l’allora rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini per queste sue parole rilasciate in un’intervista al Corriere della Sera: «…nei nostri Paesi prevale spesso l’illusione per cui la migrazione si possa fermare. Impossibile. Oltretutto l’economia europea senza migranti sarebbe paralizzata, la nostra demografia ci porta al collasso. Sarebbe il crollo delle nostre società». «Roba da pazzi!» tuonò Giorgia Meloni nel suo post Facebook in merito a tali parole, accusando l’UE di essere «complice dell’immigrazione controllata, dell’invasione dell’Europa e del progetto di sostituzione etnica dei cittadini europei voluti dal grande capitale e dagli speculatori internazionali». Nel marzo di quest’anno, il vicepremier Antonio Tajani sosteneva la necessità di accogliere i migranti in Italia per sopperire alla mancanza di manodopera. Nello stesso periodo, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso riportava la linea del Consiglio dei Ministri: «L’obiettivo è arrivare a un andamento di flussi regolari in corrispondenza con le esigenze delle imprese e del settore produttivo in generale». Non si riscontrano dei sonori «Vergogna!» contro Urso e Tajani da parte di Giorgia Meloni o Matteo Salvini.

Sui social, l’ultimo intervento sulla fantomatica sostituzione etnica da parte di Giorgia Meloni risale al 2018 con il seguente tweet: «Ma guarda un po’! Chi ha scritto un pezzo del programma sugli immigrati del M5S? Gli emissari di Soros, il finanziere che sostiene e finanzia in tutto il mondo l’immigrazione di massa e il disegno di sostituzione etnica. Giggìno Di Maio, nulla da dire? ST».

I falsi storici dei “Protocolli di Sion” e il “Piano Kalergi”

Il 20 gennaio 2019 l’allora senatore del M5s Elio Lannutti condivise via Twitter un articolo dal titolo «Le 13 famiglie che comandano il mondo», pubblicato nel novembre 2018 dal sito amatoriale Saper-link-news.com, dove veniva dato per vera la bufala storica e antisemita dei “Protocolli dei Savi di Sion”. Come spiegato in una dettagliata cronologia pubblicata nel sito del “US Holocaust Memorial Museum”, si tratta di un falso documentale creato attraverso dei “copia incolla” da testi letteralmente rubati e decontestualizzati, alcuni persino satirici che non riguardavano neanche gli ebrei. Gli autori? A far nascere la bufala antisemita furono in parte la polizia segreta russa e dallo scrittore Sergej Aleksandrovič Nilus in un suo libro che poi venne tradotto in altre lingue.

I fantomatici “Protocolli dei Savi di Sion” risultano elaborati come ancora oggi vengono ideate diverse teorie del complotto, anche quelle relative all’attuale invasione russa in Ucraina, inserendo all’interno del racconto notizie decontestualizzate e inventandone di nuove per sostenere la narrazione a proprio favore. Spesso vengono riciclate o reinventate con nuovi protagonisti, riaccendendo le convinzioni dei credenti dei “Protocolli” e della “sostituzione etnica”, come nel caso del conte Coudenhove-Kalergi accusato di voler favorire l’immigrazione extra-europea allo scopo di annientare e rimpiazzare le popolazione autoctone. In che maniera? Secondo i complottisti, la «sostituzione etnica» si sarebbe compiuta ottenendo un continente di meticci facili da manipolare sotto la guida della fantomatica “razza ebraica”, la quale non doveva mischiarsi con le altre per mantenere la propria integrità mentale e genetica. A ideare questo complesso di idee balzane e antisemite fu un filosofo austriaco di nome Gerd Hnsik, pluricondannato per aver negato l’Olocausto.

L’ideatore del “Piano Kalergi” Gerd Honsik (a sinistra) – Foto da Report, Twitter.

L’entusiasmo dei siti neonazisti e antisemiti

Di fatto, la recente uscita del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida ha fatto riaccendere l’entusiasmo delle estreme destre neonaziste e antisemite. VoxNews, uno dei siti di riferimento dell’estrema destra italiana nato all’interno del forum dei suprematisti bianchi e antisemiti di Stormfront che nel 2021 avviò una campagna discriminatoria e razziale contro il campione olimpico della nazionale italiana Marcel Jacobs. Basta una breve ricerca Google per riscontrare due recenti articoli del sito razzista: «Lollobrigida: sostituzione etnica è realtà, italiani minoranza tra 25 anni» e «Lollobrigida, SOSTITUZIONE ETNICA è già realtà: le città dove immigrati sono maggioranza». Il giorno prima, lo stesso sito aveva accusato Giorgia Meloni di voler «realizzare i sogni del PD» istituendo un traghetto dall’Africa all’Italia con sosta a Lampedusa: «Meloni è un traditore. Un disgustoso traditore» scrive l’amministratore del sito nel suo “editoriale”.

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