No! In Australia non è stato trovato grafene nei vaccini

Forse l’australiano David Nixon è riuscito là dove altri non sono arrivati, dimostrando finalmente che nei vaccini Covid sono contenute misteriose sostanze? Non sembra proprio

Circolano diverse condivisioni Facebook (per esempio qui, qui e qui) che rilanciano un post del sito La Cruna dell’Ago, dove si riporta la storia di un medico australiano, il quale avrebbe trovato prove della presenza di grafene nei vaccini contro il nuovo Coronavirus.

Per chi ha fretta:

  • Non esistono studi seri che dimostrano la presenza di grafene nei vaccini.
  • L’articolo cita Pablo Campra, noto per aver diffuso false prove sui vaccini anti Covid.
  • David Nixon non riporta alcuna analisi scientifica validata per sostenere la sua tesi.

Analisi

Le condivisioni vengono accompagnate dalla seguente didascalia:

Le analisi dei vaccini del medico australiano David Nixon sembrano confermare completamente quelle del professor Campra. Nei vaccini Covid risultano esserci grafene e strutture meccaniche quali nanobot. Ciò mette spalle al muro le case farmaceutiche e i governi che hanno obbligato la somministrazione di tali sieri. Il grafene è una sostanza tossica e la sua presenza porta alla morte di chi la riceve. Il grafene è l’arma che sta portando alla strage di massa che è tuttora in corso.

La narrazione dà per scontato che le analisi di Pablo Campra siano studi scientifici che avrebbero realmente mostrato la presenza di «grafene e strutture meccaniche quali nanobot», ma non è così. Di seguito riportiamo una serie di nostri precedenti fact-checking dove – avvalendoci anche della consultazione di esperti – mostriamo che Campra assieme al collega Ricardo Delgado Martín ha svolto presunte analisi rivelatesi inconcludenti, le quali sono state smentite dallo stesso ateneo in cui si sarebbero svolte:

Cliccando sul tag grafene potete trovare altri esempi di presunti studi dove altri personaggi tentano di dimostrare la presenza di tale sostanza nei vaccini, non riuscendo mai a dimostrarlo realmente. Non esistono nemmeno veri e propri studi pubblicati su autorevoli riviste peer review. Forse l’australiano David Nixon è riuscito là dove altri non sono arrivati, dimostrando finalmente che nei vaccini Covid sono contenute misteriose sostanze? Non sembra proprio.

La fonte del sito in oggetto è un video caricato nell’ottobre 2022 dal portale BitChute, dove Nixon non fa altro che mostrare in videoconferenza le immagini ottenute dai suoi vetrini. Dobbiamo credere nella sua parola che si tratti di risultati genuinamente prodotti su lotti di vaccino senza alcuna alterazione. Ma quel che mostra Nixon non è diverso dalle immagini già proposte da Campra e altri “ricercatori indipendenti”, rivelatesi inconcludenti, come il nostrano Franco Giovannini.

Conclusioni

Le foto mostrate da Nixon sono suggestive, ma prive di alcun controllo. L’assenza di una pubblicazione peer review di tali risultati, rende tali immagini carta straccia. Perché questi personaggi si rivolgono ai follower di Internet e non mettono a disposizione i dati raccolti ai revisori esperti delle riviste scientifiche?

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