No! Non ci sono prove che i vaccini uccideranno il 50% delle persone con miocardite

Perché le congetture di un medico canadese non possono rovesciare quel che sappiamo sulla miocardite

Circolano su Facebook dei post dove si riportano le affermazioni del medico canadese Chris Alan Shoemaker riguardo alla possibilità che entro cinque anni i vaccini Covid uccidano il 50% della popolazione vaccinata con miocardite. Vediamo perché si tratta di un allarmismo privo di fondamento.

Per chi ha fretta:

  • Un medico canadese si è fatto intervistare congetturando che i vaccini uccideranno il 50% dei vaccinati con miocardite in 5 anni.
  • La miocardite rientra tra le cardiopatie potenzialmente associate al nuovo Coronavirus.
  • Infatti è molto più probabile che la miocardite si manifesti con la Covid-19.
  • La miocardite si evita più probabilmente col vaccino.
  • Non esistono studi seri che abbiano realmente dimostrato il contrario.

Analisi

Riportiamo la parte principale della didascalia che accompagna questo genere di condivisioni su miocardite e vaccini:

INFORMAZIONI DI PUBBLICO SERVIZIO SVEGLIA⚠️🤬😡

NON È PER GENERARE PAURA MA PER FARVI CHIEDERE, PERCHÉ INSISTONO A VOLER IN(c)OCULARE E STANNO GIÀ FACENDO PARTIRE LA CAMPAGNA DEL ” UUHHH, CI SONO TANTI CASI DI POSITIVI C0VID” ⚠️⚠️⚠️ LA SMETTETE DI FARVI PRENDERE IN GIRO? NON AVETE ANCORA CAPITO UN C***0 IN QUESTI ANNI DI COME MANIPOLANO LA REALTÀ PER DENARO???👇👇👇

MORIRANNO IL 50% DEI VACCINATI CON MIOCARDITE ENTRO 5 ANNI, È UN FATTO MEDICO.

Il Dr. Chris Alan Shoenaker spiega quanto moltissimi medici indipendenti stanno affermando da anni.

Le miocarditi e i vaccini

Questi post generalmente accompagnano una breve clip dove è possibile udire le affermazioni di Shoemaker (erroneamente chiamato Shoenaker) riguardanti le miocarditi e vaccini, così come riportate nel testo in oggetto. Cosa c’è di vero nelle congetture di questo personaggio, che menziona solo vagamente delle fonti? Praticamente niente. Al netto del fatto che gli enti competenti come l’Ema europea hanno già indagato i casi di miocardite correlate in alcuni rari casi nei vaccinati contro la Covid-19, riscontrando che fosse molto più rischioso contrarre la malattia senza alcuna vaccinazione.

L’EMA conferma che i benefici di tutti i vaccini COVID-19 autorizzati continuano a superare i loro rischi – spiega l’ente – dato il rischio di malattia COVID-19 e complicanze correlate e poiché le prove scientifiche dimostrano che riducono i decessi e i ricoveri ospedalieri dovuti a COVID-19.

Non sono mancate – e continuano a esserci – le pubblicazioni che hanno indagato l’incidenza delle miocarditi nei vaccinati (spesso i loro risultati vengono indebitamente ingigantiti dai No vax), senza mai realmente dimostrare un rischio rilevante, tale da richiedere la sospensione delle campagne vaccinali. Ne abbiamo trattato in diverse analisi, per esempio qui, qui e qui. Esistono invece altri studi che indagano, con riscontri ben più seri, la correlazione tra miocardite e Covid-19. Per approfondire potete leggere anche un articolo della Fondazione Veronesi intitolato «Miocardite e vaccini? Più frequenti con il Covid-19».

È difficile che Shoemaker possieda conoscenze tanto speciali da rovesciare le nostre conoscenze in merito. Tanto più che questo personaggio è già noto per le sue affermazioni pseudoscientifiche sui vaccini Covid. Suggeriamo in particolare l’analisi dei colleghi di AFP Fact-check.

Conclusioni

Finora nessuno studio ha dimostrato che vi sia un rilevante rischio di contrarre miocarditi a causa dei vaccini Covid approvati in Occidente, anche al netto delle indagini che sono state svolte e che si continueranno a svolgere ogni volta risultino delle concrete e credibili segnalazioni in merito. Spetta a chi diffonde contenuti che sostengono il contrario fornire fonti chiare e dirette in merito.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

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