Elly Schlein e la contromanovra del Pd: «Sanità, scuola e misure per la crescita»

La segretaria: il premierato? Il governo mente agli italiani

Per Elly Schlein la piazza del Partito Democratico ha rappresentato «una grande gioia e una grande emozione. La nostra gente aveva voglia di tornare a manifestare. Se ne sentiva il bisogno». Ma la segretaria del Pd avverte che con le altre opposizioni al governo «dobbiamo provare, a partire da alcuni temi comuni, a creare un fronte compatto contro le scelte sbagliate di questo governo. Poi da cosa nasce cosa, come ha dimostrato il successo delle amministrative di Foggia». L’unità, spiega Schlein in un’intervista al Corriere della Sera, si è trovata sul premierato: «Una proposta di riforma costituzionale che non esiste in nessun altro paese e scardina l’equilibrio tra i poteri dello Stato». La segretaria del Pd dice che è inaccettabile che un governo menta a viso aperto agli italiani.


Mentono sapendo di mentire

«Quando dicono che questa riforma non intacca le prerogative del capo dello Stato mentono sapendo di mentire, perché anche un bambino capisce che se ci sono due figure istituzionali e una viene eletta dal Parlamento e l’altra direttamente dai cittadini, la prima viene inevitabilmente marginalizzata. Ciò significa, in parole povere, che il capo dello Stato non potrà più svolgere il suo ruolo di garante e custode della Costituzione. La verità è che la destra ha sempre sognato di scardinare lacci e lacciuoli della Costituzione per andare verso il modello del capo solo al comando. Nella storia d’Italia è già accaduto e non è andata bene…», risponde a Maria Teresa Meli. Per Schlein la strategia di Meloni è evidente: «Sono in imbarazzo per questa manovra, che è pessima. Ma se non sono capaci di governare è colpa loro, non della Costituzione».


La contromanovra

Poi annuncia che il Partito Democratico «sta preparando una contromanovra. Sanità, scuola, lavoro e misure per la crescita. Visto che il governo non ha un piano industriale, perché non incentiviamo la posa dei pannelli solari su edifici commerciali e industriali?». E sulla precettazione dello sciopero del 17 novembre: «Il governo aumenta le tasse, taglia i servizi e le pensioni e pretende che i lavoratori stiano zitti e buoni calpestando un diritto, quello allo sciopero, che è un diritto costituzionale. Allora Meloni non si nasconda dietro il suo vicepremier: è chiaro che è in atto un attacco frontale ai diritti dei lavoratori. È un atteggiamento da bulli istituzionali».

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