Cristina Seymandi candidata alle Europee con la Lega? Così Salvini medita il colpo a sorpresa in Piemonte

Secondo «La Stampa» il Carroccio starebbe valutando il nome dell’imprenditrice lasciata in pubblico da Massimo Segre la scorsa estate. Gli indizi in chat e il no comment dei protagonisti

Ci sarebbe anche il nome di Cristina Seymandi tra quelli che la Lega di Matteo Salvini starebbe valutando per «rimescolare le carte» in vista delle prossime elezioni europee di inizio giugno. Lo scrive oggi l’edizione torinese de La Stampa, che dà conto di fitti conciliaboli nelle chat del centrodestra piemontese sulla possibile mossa a sorpresa del Carroccio. Seymandi, 47 anni, è balzata agli onori delle cronache nazionali la scorsa estate per la rottura traumatica della relazione con il banchiere Massimo Segre, trasformatosi in una sera davanti a tutti gli amici da promesso sposo a smascheratore di presunti tradimenti. Ma sotto la Mole è conosciuta da anni, tanto per le sue attività imprenditoriali quanto per quelle politiche: già fedelissima di Chiara Appendino ai tempi della guida M5s del Comune, era poi stata candidata alle elezioni del 2021 nella lista di “Torino Bellissima”, la civica in appoggio del candidato di centrodestra Paolo Damilano. Non andò bene: Seymandi raggranellò appena 318 voti. Ma nel frattempo la bionda imprenditrice è diventata nota, pur suo malgrado, a un pubblico assai più ampio, e il caso dell’estate le ha conquistato molte simpatie di chi l’ha considerata vittima di un’ingiusta punizione pubblica da parte di Segre, pure maschilista. E così tra sei mesi il suo nome potrebbe finire nelle liste della Lega per le Europee nel quadrante del nord-ovest. Il condizionale è d’obbligo, se è vero che dal Carroccio non arrivano al momento conferme – se mai, racconta La Stampa, «qualche sorriso che forse tradisce un po’ di imbarazzo e la fondatezza del chiacchiericcio» – e che lei si trincera dietro un arcigno no comment, ricordando di non essere al momento impegnata «con nessun partito». Ma un indizio che il colpo ad effetto la Lega potrebbe tentarlo starebbe anche nella linea dettata dal leader Salvini ai dirigenti piemontesi del partito in una recente riunione in vista delle Europee: confermare tutti gli uscenti – nel nord-ovest, dunque, Alessandro Panza e Gianna Gancia – ma senza precludersi la possibilità di arruolare figure della mitologica «società civile» in grado di allargare il perimetro del consenso. Ironia della sorte, se il piano andrà davvero in porto, Seymandi potrebbe trovarsi a sfidare in Piemonte proprio l’ex candidato sindaco che appoggiò: Paolo Damilano, che potrebbe tornare in corsa per un seggio in quota Forza Italia. Poche settimane e il quadro si chiarirà.


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