CasaPound annuncia: «Non ci presenteremo più a elezioni, solo politica sul territorio»

«La battaglia sovranista va avanti», dice Gianluca Iannone presidente di CPI

«CasaPound Italia ha deciso di mettere fine alla propria esperienza elettorale e partitica». A dare l’annuncio è il presidente del movimento di estrema destra, Gianluca Iannone. «La decisione – spiega Iannone – non segna affatto un passo indietro da parte del movimento, ma anzi è un momento di rilancio dell’attività culturale, sociale, artistica, sportiva di Cpi, nel solco di quella che è stata da sempre la nostra identità specifica e originale».


La decisione è arrivata a pochi giorni di distanza dalla denuncia presentata dell’Anpi alla Procura della Repubblica di Roma e dalla decisione della sindaca di Roma Virginia Raggi di far rimuovere la scritta in marmo dalla facciata del palazzo occupato dal movimento dal dicembre 2003 in via Napoleone III, nel centro di Roma. La scelta arriva anche dopo il flop elettorale registrato da CasaPound alle Elezioni Europee 2019, in cui ha guadagnato solo lo 0,33% delle preferenze. 


Iannone ha poi spiegato che «Cpi intende sfruttare il suo bagaglio di vivacità culturale, radicamento sul territorio ed energia militante per contribuire a quella che resta la sfida cruciale da qui ai prossimi anni, dialogando con tutte le forze che si oppongono alle follie globaliste e hanno a cuore i destini della nazione».

«Abbiamo messo in circolo proposte e parole d’ordine che poi sono finite in cima all’agenda del dibattito politico: pensiamo solo a mutuo sociale, reddito nazionale di natalità, nazionalizzazione delle autostrade, preferenza nazionale. Noi riteniamo che questa funzione sia valida oggi più che mai», ha concluso Iannone. 

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