Conte annuncia la squadra di governo. Il giuramento domani mattina alle 10

di OPEN

21 ministri, di cui un terzo donne. Quelli ereditati dal “Conte uno” sono cinque, 10 i componenti del governo targati M5s, 9 quelli Pd

Conte ha sciolto la riserva. Il governo Conte 2 inizia, giuramento domani alle 10. 21 ministri, di cui un terzo donne. Nei dicasteri chiave ci sono il leader dei Cinque Stelle Luigi Di Maio agli Esteri, Roberto Gualtieri del Pd all’Economia, Alfonso Bonafede del M5s alla Giustizia e Luciana Lamorgese agli Interni. I ministri ereditati dal “Conte uno” sono cinque, 10 i componenti del governo targati M5s, 9 quelli Pd. Solo uno è di Liberi e Uguali.


Ecco la lista completa dei ministri della Repubblica:


  • Luciana Lamorgese, Ministra dell’Interno
  • Lorenzo Guerini, Ministro della Difesa
  • Roberto Speranza, Ministro della Sanità
  • Luigi Di Maio, Ministro degli Esteri
  • Roberto Gualtieri, Ministro dell’Economia
  • Stefano Patuanelli, Ministro dello Sviluppo Economico
  • Paola De Micheli, Ministra delle Infrastrutture
  • Alfonso Bonafede, Ministro della Giustizia
  • Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente
  • Nunzia Catalfo, Ministra del Lavoro
  • Dario Franceschini, Ministro della Cultura con delega al Turismo
  • Elena Bonetti, Ministra della Famiglia e alle Pari Opportunità
  • Lorenzo Fioramonti, Ministro dell’Istruzione
  • Teresa Bellanova, Ministra dell’Agricoltura
  • Giuseppe Provenzano, Ministro del Mezzogiorno
  • Francesco Boccia, Ministro degli Affari regionali
  • Enzo Amendola, Ministro degli Affari europei
  • Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport e della Gioventù
  • Paola Pisano, Ministra della Digitalizzazione
  • Federico D’Incà, Ministro dei Rapporti con il Parlamento
  • Riccardo Fraccaro, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
  • Fabiana Dadone, Ministra della Pubblica Amministrazione

La diretta

17.12 – 4 settembre -

«Sarà e dovrà essere un governo coraggioso e ambizioso, in grado di portare avanti importanti provvedimenti per la crescita e lo sviluppo dell’Italia. Un governo capace di sostenere il tessuto imprenditoriale, di offrire nuove opportunità sul mercato del lavoro e un governo vicino alle famiglie, non solo a quelle più in difficoltà, ma a tutta la classe media» scrive Luigi Di Maio su Facebook.

Poi torna a parlare del taglio dei parlamentari: «C’è tanta voglia di fare e ripartiremo da dove ci siamo lasciati, con il taglio di 345 parlamentari e un risparmio di circa mezzo miliardo di euro da indirizzare a scuole, infrastrutture, ospedali».

Cosa farà da ministro degli Esteri? «Sarà mia premura puntare all’internazionalizzazione del nostro sistema economico e della nostra industria e ricerca, incrementando i canali di cooperazione in ambito multilaterale. L’attenzione verso l’Africa, il tema delle migrazioni e le relazioni con le nuove economie emergenti saranno le linee guida su cui costruirò il mio lavoro. Le nuove sfide globali e il nuovo mondo multipolare stanno infatti trasformando radicalmente il modo di fare politica estera e lo stesso ruolo della diplomazia italiana, che voglio ringraziare con anticipo per la collaborazione che, sono certo, sapremo portare avanti con successo per il bene del nostro Paese».

17.05 – 4 settembre -

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte lunedì 9 settembre sarà alla Camera per chiedere la fiducia: è quanto si apprende da ambienti parlamentari di maggioranza.

16.40 – 4 settembre -

«Sono entrato solo per salutarvi e ringraziarvi del vostro lavoro e dell’impegno con cui avete informato i vostri concittadini. Per me è stato di grande interesse leggere ogni mattina i giornali stampati e online. E la sera ascoltare le cronache e le interpretazioni dei fatti. Questo confronto tra prospettive differenti – ha detto il Capo dello Stato Sergio Mattarella – è prezioso per me come per chiunque e ancora una volta sottolinea l’importanza della libera stampa».

16.20 – 4 settembre -

«Un governo nato tra Parigi e Berlino e dalla paura di mollare la poltrona, senza dignità e senza ideali, con persone sbagliate al posto sbagliato. Lavoriamo come e più di prima, non potranno scappare dal giudizio degli italiani troppo a lungo: siamo pronti, il tempo è galantuomo, alla fine vinceremo noi», questa la reazione del leader della Lega Matteo Salvini.

16.16 – 4 settembre -

«Bene questa svolta, ora è il tempo di cambiare l’Italia. Questo Governo nasce nel Parlamento come il Governo precedente, abbiamo fermato Salvini e il solo annuncio di questa fase sta facendo tornare l’Italia protagonista in Europa. Il calo incredibile dello spread che si è già determinato significa soldi in più nelle tasche degli italiani. Noi siamo stati uniti e responsabili. Ora c’è un programma unico, di tutti, chiaro, di svolta e una squadra nuova. Il Governo è di forte cambiamento anche generazionale e deve partire e lavorare per il bene del paese, produrre fatti e risultati sui temi che abbiamo indicato dal taglio delle tasse, allo sviluppo fondato sulla green economy, gli investimenti e le infrastrutture, un piano per la casa, la ripresa degli investimenti nelle periferie, il lavoro, la scuola, l’università. Un Governo per essere vicino all’Italia che soffre e all’Italia che cresce. Dobbiamo rilanciare l’economia italiana in un periodo che rischia di essere difficile per lo sviluppo e la crescita in Europa. E dobbiamo farlo insieme, una nuova maggioranza non litigiosa ma plurale, unita per il bene dell’Italia» scrive su Twitter il segretario dem Nicola Zingaretti.

16.00 – 4 settembre -

«Forti di un programma che guarda al futuro dedicheremo con questa squadra le nostre migliori energie e le nostre competenze, la nostra più intensa passione a rendere l’Italia migliore nell’interesse di tutti i cittadini da nord a sud» ha dichiarato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla fine del suo discorso.

15.44 – 4 settembre -

Giuseppe Conte ha appena comunicato la lista dei ministri della Repubblica.

15.35 – 4 settembre -

È fatta: Conte ha sciolto la riserva.

15.24 – 4 settembre -

Alla Salute Roberto Speranza (al posto di Giulia Grillo), agli Interni il prefetto Luciana Lamorgese, agli Esteri Luigi Di Maio, all’Economia Roberto Gualtieri, alla Difesa Lorenzo Guerini, allo Sviluppo Economico Stefano Patuanelli (attuale capogruppo al Senato del M5s), alle Infrastrutture Paola De Micheli, alla Giustizia Alfonso Bonafede, all’Ambiente Costa, al Lavoro Nunzia Catalfo, alla Cultura Dario Franceschini, alla Famiglia Bonetti, all’Istruzione Lorenzo Fioramonti, all’Agricoltura Teresa Bellanova, al Sud Provenzano, agli Affari Regionali Boccia, agli Affari Europei Enzo Amendola e allo Sport e alla Gioventù Vincenzo Spadafora. Queste le prime indiscrezioni.

15.06 – 4 settembre -

Roberto Speranza (LeU) potrebbe essere nominato ministro della Salute. E non più Giulia Grillo. Confermato Bonafede alla Giustizia, all’Istruzione arriverebbe Fioramonti (M5s).

14.40 – 4 settembre -

Il presidente del Consiglio sale al Quirinale per sciogliere la riserva.

14.33 – 4 settembre -

Conte lascia Palazzo Chigi, tra poco arriverà al Quirinale.

14.20 – 4 settembre -

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è atteso entro venti minuti al Quirinale: lì scioglierà la riserva. Sembra che i problemi (relativi al nome del sottosegretario alla presidenza del Consiglio), sorti in corso di trattativa, tra grillini e dem, siano stati superati. La lista dei ministri è pronta: secondo fonti Pd è chiusa.

Cosa è successo stamattina

La trattativa, cominciata stamattina, si è conclusa con la soddisfazione di Pd e LeU ma non del M5s. A dare del filo da torcere il nome del sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Uno stop che avrebbe sorpreso anche il Quirinale.

Il tavolo si era riunito alle 9 di questa mattina con i delegati del Pd, Graziano Delrio e Dario Stefano, del M5s, Francesco D’Uva e Francesco Patuanelli, e di LeU, Loredana De Petris e Federico Fornaro.

Foto di Vincenzo Monaco | Open

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