Coronavirus, in Lombardia i casi salgono a 2612 e 135 morti. Prefetto e questore positivi, Bergamo in trincea

In un giorno si registrano 61 ricoverati in più per un totale di 1622 a cui vanno aggiunti 309 in terapia intensiva: in un solo giorno 65 persone in più

Durante la quotidiana conferenza stampa, l’assessore al Welfare Giulio Gallera della Regione Lombardia ha aggiornato il bilancio dei contagi da Coronavirus che sale a 2.612, mentre i decessi hanno raggiunto il numero di 135. In un giorno si registrano 61 ricoverati in più per un totale di 1622 a cui vanno aggiunti 309 in terapia intensiva: 65 in più rispetto a ieri. Crescono per fortuna i dimessi che sono ora 469. «In 15 giorni la diffusione del virus è avvenuta con velocità fulminea», ha detto mostrando alcune slide in cui era raffigurato graficamente l’allargamento del contagio nelle ultime due settimane.


«La situazione dei pronto soccorso nelle aree di frontiera è sempre di grande pressione», ha detto ancora Gallera, spiegando che «solo ieri a Crema ci sono stati 80 accessi in pronto soccorso tutti da ricoverare con polmonite, ed erano 70 il giorno prima, 60 il giorno prima ancora». A Lodi, ha proseguito l’assessore, «c’erano 65 persone in pronto soccorso da ricoverare, a Cremona ieri sono passate 80 persone, a Bergamo est 70, questo per dare a tutti la dimensione del fenomeno che stiamo affrontando».


Il prefetto di Bergamo Elisabetta Margiacchi e il questore del capoluogo orobico Maurizio Auriemma sono risultati positivo al coronavirus. Il questore, al contrario del prefetto che ha sintomi lievi e sta lavorando dal proprio domicilio, è asintomatico: «Ho la fortuna di avere a mia disposizione un alloggio in questura e quindi possono trascorrere il periodo di quarantena sul posto di lavoro – ha confermato il questore al sito del Corriere della Sera di Bergamo -. Posso quindi continuare a lavorare e dirigere le operazioni di polizia in questo delicato momento anche se senza avere contatti diretti con nessuno dei dipendenti della questura».

Anche il prefetto di Brescia Attilio Visconti è risultato positivo al Coronavirus. Negli ultimi giorni Visconti non aveva partecipato alle riunioni tra istituzioni sul territorio proprio perché aveva accusato i primi sintomi. Visconti non è in ospedale, ma si trova in quarantena nell’appartamento di Palazzo Broletto, sede della Prefettura bresciana.

Con l’ultimo caso aumentano le probabilità che Bergamo passi ad essere una zona rossa, con tutto ciò che comporta. «Se va fatto, lo si faccia subito senza perdere tempo», aveva dichiarato in un’intervista a la Repubblica il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, dopo che la città aveva registrato 114 casi in più in 24 ore, ribadendo comunque la sua contrarietà a una quarantena per la città.

L’ipotesi che l’intera Lombardia possa diventare zona rossa non è stata esclusa dal presidente dell’Iss Silvio Brusaferro nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile. «La Lombardia è un’area particolare, c’è un incremento particolare in aree più che in altre – ha risposto ad una domanda dei cronisti – La Regione ha sottoposto questo tipo di problematica e il comitato tecnico scientifico sta lavorando attentamente per capire se ci sono eventuali provvedimenti da adottare. Siamo in fase di analisi».

Il parere degli esperti

Leggi anche: