Coronavirus, la Fed non convince i mercati: giù le borse, Milano a picco. Spread torna sotto i 250 punti (dopo aver superato i 260)

Venti i titoli congelati per eccesso di ribasso. Molto male anche le borse europee

La decisione della Fed di tagliare i tassi a 0-0,25% sembra non convincere i mercati. Avvio di seduta in calo per Milano (-1,6 in apertura) per poi ampliare il calo a -8,35%. Diventano 20 i titoli congelati per eccesso di ribasso in Piazza Affari, dove è caduto il veto della Consob alle vendite allo scoperto. Apertura in forte calo anche per Francoforte che cede l’8%, Parigi è la peggiore con -9,5%, Madrid -8,9%, Londra -7,7%. Lo spread tra Btp e Bund torna sotto i 250 punti a 247,5, dopo aver superato i 260 attestandosi a quota 264,7.


Nella notte, Sydney ha registrato il peggior crollo dal 1987, chiudendo a -9,70%. Seul ha chiuso a -3,19%, Hong Kong chiude a -4,03%. Chiusura in netto ribasso per la Borsa di Tokyo: l’indice Nikkei cede il 2,46% a 17.002,04 punti. Shanghai -3,4%, Shenzhen a -4,83%, Taiwan -4,06%. In rosso i futures sull’Europa e su Wall Street.


Ancora una mattinata difficile anche per il petrolio sui mercati asiatici. Il Wti, il greggio americano, è sceso sotto i 30 dollari al barile, con un tonfo del 5,5%, per poi recuperare ed essere scambiato a 31,1 dollari. Il Brent, il petrolio di riferimento per l’Europa, ha invece registrato un calo del 2,9% a 32,82 dollari al barile.

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