Coronavirus, il governo punta sulla ricerca: da lunedì bando per combattere il virus. Stanziati 7 milioni

Sono sotto esame tutti gli aspetti dell’epidemia, dalle cause dell’incidenza del virus alle possibili terapie. I finanziamenti arrivano fino a un milione di euro a progetto

Con quasi 8 milioni di lavoratori a casa per l’emergenza Coronavirus (su un totale di circa 23 milioni), la ricerca scientifica – per una volta – non rallenta. Anzi: a partire da lunedì prossimo potrà accelerare ancora di più, grazie al bando promosso dal ministero della Salute che ha stanziato 7 milioni di euro per progetti che aiutino a capire meglio il virus che al momento costringe tutta l’Italia in lockdown.


Il bando: fino a 1 milione di euro a progetto

Come si legge nel bando – già online – sono cinque le aree di indagine a cui i ricercatori sono chiamati a contribuire: dall’analisi dei meccanismi patogenetici responsabili per l’insorgenza del Covid-19 al trattamento e la gestione dei pazienti in condizioni critiche, passando per la riduzione del rischio degli operatori sanitari in ambiente ospedaliero e domiciliare, la politica di sanità pubblica per monitorare l’andamento dell’infezione nel tempo e l’efficacia delle misure di contenimento e, infine, lo studio dei fattori che predispongo al virus, in particolare quelli presenti nei pazienti anziani o con altre patologie.


Sotto esame quindi tutti gli aspetti più critici dell’epidemia, dalle cause e il contenimento alla protezione del personale sanitario. Aspetti da studiare con tutti gli strumenti a disposizione, dalla modellistica per la previsione della diffusione dell’epidemia all’immunologia per capire meglio come reagisce il corpo umano al virus, come anche lo sviluppo di nuove terapie, compresi ovviamente i vaccini. Ciascun progetto selezionato potrà ricevere fino ad un milione di euro.

L’idea è quella di offrire «a tutte le migliori risorse scientifiche e intellettuali di questo Paese la possibilità di presentare progetti, che nella loro conduzione verranno supportati da fondi del ministero della Salute», spiega in conferenza stampa Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità. E nei tempi più brevi possibili, aggiunge il ministro della Salute Roberto Speranza. «Sarà data priorità alle proposte in grado di evidenziare, già nella presentazione dei dati preliminari, l’applicabilità dei risultati ai processi di cura».

Il parere degli esperti:

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