Coronavirus, alto rischio fuga per le gite di Pasqua e Pasquetta: già beccata una coppia di Monaco sul lago di Como

Sono previsti posti di blocco su tutte le strade in entrata e in uscita dalle città

C’è chi, nonostante l’emergenza sanitaria da Coronavirus in corso, ha voluto passare in un luogo che non fosse la propria casa, feste e celebrazioni di vario genere. E ha scontato multe salate. A nulla sono valse restrizioni, misure di contenimento, lockdown e serrate. E ancora troppi, in Italia, meditano la fuga dalle abitazioni, soprattutto in previsione del weekend di Pasqua. A fronte di questo scenario, il capo di gabinetto del Viminale Matteo Piantedosi ieri, 10 aprile, ha reso nota una circolare per spiegare che «nell’attuale contesto emergenziale, in applicazione delle specifiche disposizioni restrittive della libertà di circolazione, tuttora in corso di validità, non sarà possibile per la popolazione effettuare i consueti trasferimenti verso località a richiamo turistico». Previsti nel fine settimana posti di blocco su tutte le strade in entrata e in uscita dalle città e controlli intensificati nei Comuni delle località turistiche.


Compleanno sul Lago di Como

La storia riguarda una coppia, tra i 25 e i 20 anni, che da Monaco di Baviera si è messa in macchina per raggiungere la seconda casa, sul Lago di Como. Arrivati in Italia sono stati fermati dai militari della Guardia di Finanza, sanzionati e messi in quarantena. L’episodio è avvenuto venerdì 3 aprile e il fermo è stato l’effetto dei controlli per il divieto di spostamento da una pattuglia di finanzieri lungo la Statale Regina, diretta a Menaggio, uno dei luoghi più suggestivi del Lago.


A insinuare il sospetto è stata la targa, tedesca, del minivan guidato dalla coppia. La pattuglia ha allora intimato l’alt e ha chiesto ai due giovani il motivo dello spostamento. I due hanno raccontato di essersi messi in viaggio per assistere la madre di lui, che, dopo una gita a Menaggio era rimasta bloccata in Italia per le politiche legate al lockdown.

Eppure a Menaggio non c’era nessuna mamma ad aspettarli: un sopralluogo effettuato dalla Polizia Locale nell’abitazione estiva sul lago di Como è bastato per smascherare i due. Il vero scopo del viaggio, in realtà, era l’intenzione di festeggiare il compleanno di lui nella residenza estiva con vista lago. Il giorno in cui sono stati fermati peraltro ricorreva anche il compleanno della giovane.

La coppia è stata sanzionata e segnalata all’Azienda Sanitaria Varese-Como, che ha disposto l’isolamento fiduciario. I ragazzi saranno obbligati a rimanere nell’abitazione di Menaggio e a trascorrere lì i 14 giorni di quarantena, ma senza poter mettere il naso fuori di casa perché sotto stretta sorveglianza.

Gita in montagna

I protagonisti sono una coppia di amici, che stavolta ha sfidato la pandemia per regalarsi una notte in tenda sulla Bisalta, montagna poco lontana da Cuneo. Per rendere indelebile quel momento – in era social – ha deciso di postare alcuni scatti della gita fuori porta su Instagram. Il viaggio è costato una multa salata a due ventenni di Peveragno (Cuneo) che, ignorando le disposizioni anti coronavirus,hanno trascorso la notte tra giovedì, 9 aprile, e ieri al Gias Morteis vicino a un osservatorio astronomico.

Travolti dallo spirito d’avventura, per scaldarsi hanno anche acceso un fuoco, vietato per lo stato di massima pericolosità di incendi boschivi entrato in vigore mercoledì. Ad avvisare le autorità sono stati alcuni cittadini del paese, che hanno visto le immagini sui social. La polizia municipale di Peveragno e i volontari antincendi boschivi hanno infatti fermato i due mentre tornava a casa.

I due non hanno gradito la multa, tanto da farlo presente in un post, su Facebook: «Sono uno dei due ragazzi fermati e sanzionati. Sono d’accordo con la sanzione, ma ho una domanda, magari frutto della mia ignoranza: le forze dell’ordine non hanno qualcosa di più utile da fare che impiegare un pomeriggio a cercare dei ragazzi in montagna da storie su Instagram?».

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