Coronavirus, Speranza: «Tornare alla normalità? Solo con un vaccino»

Da ieri 10 aprile è cominciata la fase avanzata per la sperimentazione di cinque vaccini. Ma prima che uno di loro sarà pronto, secondo il ministro della Salute sarà difficile pensare di tornare alla vita di prima

«Stiamo lavorando a una risposta di sistema per riportare famiglie, imprese e persone a ricominciare a vivere pienamente le proprie esistenze. Lo faremo quando la comunità scientifica consegnerà al mondo il vaccino, ma nel frattempo dobbiamo tenerci pronti ed essere all’altezza». Così il ministro della Salute Roberto Speranza spiega in che modo si potrà uscire dall’emergenza sanitaria da Coronavirus e tornare così alla vita di tutti i giorni. «Fino a quando non avremo un vaccino il distanziamento sociale è l’unica arma che abbiamo», ha detto mentre presentava l’hub della terapia intensiva promosso dalla Regione Emilia Romagna.


Ieri, 10 aprile, ha preso il via la fase avanzata per cinque candidati vaccinali, già entrati in fase di studi clinici, e che in futuro saranno sperimentati sull’uomo. La sequenza genetica di Sars-CoV-2, si legge in un articolo redatto dalla rivista scientifica Nature, «è stata pubblicata l’11 gennaio 2020, innescando un’intensa attività globale di ricerca e sviluppo per sviluppare un vaccino contro la malattia. La portata dell’impatto umanitario ed economico della pandemia Covid-19 sta portando alla valutazione di piattaforme tecnologiche in grado di accelerare lo sviluppo dei vaccini. Tanto che il primo candidato vaccino ha avviato test clinici umani con una rapidità senza precedenti, il 16 marzo scorso, seguito poco dopo da altri».


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