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Il bambino e l’assessore

13 Aprile 2020 - 18:54 OPEN
Nella conferenza stampa della regione Lombardia, Gallera ha infiorettato l’agghiacciante rosario di cifre sull'epidemia con la letterina spedita da un bambino di Brescia. Da parte dell’assessore, un modo di umanizzare un momento doloroso e drammatico? Propaganda di bassa lega?

Nella consueta conferenza stampa all’ora del tè l’assessore lombardo alla Sanità Gallera ha infiorettato l’agghiacciante rosario di cifre sul Coronavirus con la letterina spedita da un bambino di Brescia. Il quale racconta di aver costruito con i Lego due terapie intensive, molto carine come da foto che vanno in sovraimpressione, mentre Gallera parla.

Il bimbo prosegue dicendo che vorrebbe tanto che fossero vere per poter aiutare i malati e la sua città. E conclude ringraziando per il lavoro che si sta facendo e, dulcis in fundo, con un saluto “al presidente”. Che poi sarebbe Attilio Fontana. Da parte dell’assessore, un modo di umanizzare un momento doloroso e drammatico? Propaganda di bassa lega? Si racconta che decenni e decenni fa il piccolo Massimo D’Alema venne scelto per parlare a nome dei pionieri del Pci di fronte a quel monumento vivente che era Palmiro Togliatti.

E che fece un discorso così alto e impegnato che a un certo punto il leader comunista si chinò verso il suo vicino e commentò: ma questo non è un bambino, è un nano! Fatte le debite proporzioni, sarebbe bene che i politici lasciassero che i bambini facciano i bambini. E pazienza se ai presidenti di Regione arriverà un caro saluto in meno.

Foto copertina: Immagine generica

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