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Coronavirus, il “modello Molise” dove da due giorni non ci sono più contagi

15 Aprile 2020 - 10:43 Redazione
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Qual è la "ricetta" vincente del Molise, la regione con il numero più basso di positivi d'Italia? Su 136 comuni, infatti, ben 100 sono virus free

300 mila abitanti, 136 comuni (di cui 100 virus free), 4.500 chilometri quadrati. Il Molise, la regione con meno positivi d’Italia, dall’inizio della pandemia del Coronavirus ha avuto solo 257 casi, secondo l’ultimo bollettino della Protezione Civile («incremento casi totali rispetto al giorno precedente: zero», insomma da Pasqua zero contagi). 15, invece, i decessi «tutti anziani tra gli 80 e i 96 anni» spiega il governatore Donato Toma intervistato dal Corriere della Sera. La “ricetta” vincente? «Tamponi mirati, isolamento dei focolai, zone in cui si entra e si esce soltanto con la mascherina, ricostruzione della catena dei contagi».

Studenti universitari responsabili, servizi di consegna spesa per over 65

Disciplinati e responsabili gli studenti universitari fuorisede che, tornati da Milano o da altri atenei del Nord Italia, si sono subito «autodichiarati e messi in quarantena» una volta rientrati in Molise. Per gli over 65, invece, c’è il servizio della Protezione civile che consegna spesa e farmaci a domicilio così da evitare che siano costretti ad uscire di casa esponendosi, di fatto, al contagio. A Bonefro, ad esempio, uno dei comuni, con 1.200 abitanti della provincia di Campobasso, senza casi di Covid-19, «hanno autoprodotto le mascherine cucite in casa dai volontari», spiega il primo cittadino Nicola Montagano.

Non è tutto oro quello che luccica

«A oggi siamo solo a 2.500 tamponi in tutta la regione, troppo pochi! Quando esplose il focolaio nella casa di riposo di Cercemaggiore, prima che morissero cinque vecchietti, mandammo una lettera al premier Giuseppe Conte chiedendo di far eseguire subito i tamponi ai degenti. Cinque morti che si potevano evitare» ha tuonato Michele Pietraroia, presidente dell’associazione “Giuseppe Tedeschi” della rete “Libera” di don Ciotti.

Come in tutta Italia, poi, c’è anche chi non riesce più ad arrivare a fine mese. «Distribuiamo 40 pasti al giorno e 50 pacchi di viveri alla settimana. Molte famiglie hanno perso il lavoro ma noi molisani siamo gente tosta e ci sapremo riprendere» ha dichiarato al Corriere don Franco D’Onofrio, direttore della Caritas di Campobasso.

Foto in copertina: Luca Prosperi per Ansa

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