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Coronavirus, per la ministra renziana Bonetti serve una Fase 2 per i bambini: «Aprire i parchi a turno»

Nel prossimo decreto, la ministra per la famiglia spera di inserire un assegno mensile per ogni figlio. Ma il piano si fa meno concreto quando pensa a una riapertura degli spazi dedicati al gioco dei bambini

Il prolungarsi del lockdown per il Coronavirus sta mettendo a dura prova anche le famiglie, in particolare i bambini che sono costretti come tutti a non poter uscire per giocare o comunque per fare sport. Un problema al quale la ministra renziana per la Famiglia e le pari opportunità, Elena Bonetti, vorrebbe rimediare in vista delle riaperture delle attività produttive, per ora stimata a maggio.

Nella Fase 2 la ministra vorrebbe far rientrare anche le famiglie, tra proposte concrete e altre un po’ meno. Le prime riguardano gli aiuti economici che la ministra vorrebbe inserire nel decreto di aprile, a cominciare da «un assegno universale mensile per ogni figlio – ha detto in un’intervista a la Repubblica – e l’estensione per altri 15 giorni del congedo parentale straordinario varato per l’emergenza».

Più complicato è lo scenario immaginato dalla ministra perché la ripartenza riguardi anche i bambini e il loro diritto al gioco all’aperto: «Penso ad aree sportive dove due fratelli possano giocare a pallone o piccoli gruppi di bambini, ben distanziati, possano fare delle attività motorie e ludiche». Un piano tutto da immaginare perché si svolga «nel massimo rispetto delle regole sanitarie e delle indicazioni del comitato scientifico», come ricorda la stessa ministra che immagina il coinvolgimento di volontari agli ingressi dei parchi per regolare gli ingressi e probabilmente per fare da arbitri che evitino i contatti tra bambini di nuclei famigliari diversi.

Su questo la ministra sostiene di avere pronto già un primo fondo: «Bisogna ridefinire gli spazi, ho deciso di stanziare per adesso 5 milioni di euro per progetti che ripensino il gioco per i ragazzi in modo sicuro, con il coinvolgimento del terzo settore», con santificazione dei parchi al cambio di ogni turno.

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