Fase 2, Viminale: via libera agli allenamenti per gli sport di squadra. Chi torna “a casa”, non potrà uscire dalla regione

I chiarimenti sulla Fase 2 dal ministero dell’Interno confermano il via libera anche per gli sport non individuali, le passeggiate e i rientri fuori regione

Torna a rivivere lo sport con l’inizio della Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, anche per chi svolge «discipline non individuali», come chiarisce l’ultima circolare del ministero dell’Interno. Così come anticipato dal Dpcm del 26 aprile e le relative Faq di palazzo Chigi, è permesso fare attività sportiva da soli o in coppia, sempre rispettando la distanza fisica di almeno due metri. Il punto più atteso, soprattutto dalle società di calcio di Serie A, arriva con il via libera alle sessioni di allenamento, non solo per le discipline individuali per gli atleti professionisti e non, riconosciuti di interesse nazionale, ma anche per gli sport di squadra. Allenamenti però che dovranno svolgersi a porte chiuse ed evitando assembramenti.


Concesse anche le passeggiate nei parchi e giardini pubblici, considerando comunque il divieto di assembramenti, il rispetto delle distanze di almeno un metro e la prossimità da casa. Resteranno chiuse le aree gioco per bambini, mentre per tutti gli altri spazi pubblici resta la possibilità in capo ai sindaci di decidere sulla chiusura o meno di parchi comunali.


Gli spostamenti

Oltre a chiarire ancora una volta la definizione di congiunti, il Viminale ricorda nella circolare che viene confermata la possibilità di rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, ma una volta fatto ritorno a casa: «non saranno più consentiti spostamenti al di fuori dei confini della Regione in cui ci si trova». Sempre che non ci siano «comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute».

Il parere degli esperti:

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