Colpo di scena in Lombardia, Salvini congela l’ordinanza di Fontana: «Col coprifuoco rischiamo di far danno»

di OPEN

Tutti erano d’accordo sulla necessità di misure drastiche, a partire dal coprifuoco dalle 23 da applicare in tutto il territorio. Invece qualcosa, o per meglio dire qualcuno, si è messo in mezzo e l’ordinanza non ha visto la luce

Alle otto di sera sembrava tutto pronto al Palazzo della Regione Lombardia. Già circolavano bozze dell’ordinanza preannunciata 24 ore prima, dopo la riunione in videoconferenza tra il governatore Fontana, i capigruppo di maggioranza e opposizione al consiglio regionale e tutti i sindaci dei capoluoghi lombardi. Tutti d’accordo sulla necessità di misure drastiche per arginare i contagi da Coronavirus, a partire dal coprifuoco alla francese da applicare in tutto il territorio lombardo già da giovedì.


Invece qualcosa, o per meglio dire qualcuno, si è messo in mezzo e l’ordinanza non ha visto la luce. Quel qualcuno è il leader politico di Fontana, e cioè Matteo Salvini. È stato lui infatti a bloccare l’ordinanza con una serie di domande e di perplessità, sulla scorta anche – a quanto pare – di una serie di pressioni arrivate sia dalla base leghista sia da rappresentanti delle categorie più direttamente toccate dagli effetti della misura del coprifuoco.


In queste ore si parla della possibilità che l’ordinanza venga rivista affinché una parte degli esercizi commerciali che avrebbero dovuto tenere le saracinesche abbassate durante il weekend ricevano invece, fino a un certo limite di metratura del fronte espositivo, il permesso di tenere aperto.

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