Coronavirus, in Cina attesi 5 vaccini a uso interno: esperti scettici su via libera all’estero. Prime dosi da Pfizer nel Regno Unito

La Cina non ha ancora rivelato il piano di vaccinazione per 1,4 miliardi di persone, ma le prime ordinazioni da parte dei governi provinciali sono già partite. Nel Regno Unito parte la campagna da anziani e operatori sanitari

Cina

EPA/YAN YAN/XINHUA | Il vicepresidente cinese Sun Chunlan nei laboratori della Sinovac Biotech a Pechino

Gli ordini per l’acquisto dei vaccini contro il Coronavirus in Cina sono partiti dai vari governi provinciali, anche se le autorità sanitarie non hanno ancora chiarito quali siano i livelli di efficacia dei farmaci e quale sarà il piano di distribuzione per vaccinare circa 1,4 miliardi di persone. Come riporta Reuters citata dal Guardian, il ministro degli esteri cinese, Wang Yi, ha solo chiarito durante una riunione alle Nazioni Unite che gli sviluppatori stanno accelerando l’ultima fase sperimentale. La vicepremier Sun Chunlan ha anticipato che saranno distribuite il primo anno almeno 600 milioni di dosi.


Sono cinque i vaccini attesi in Cina, sviluppati da quattro produttori che hanno potuto testarli in una decina di Paesi, tra cui Russia, Egitto, Messico e Brasile. Secondo esperti sanitari citati dal Guardian, i vaccini cinesi difficilmente saranno disponibili anche in Europa, Stati Uniti e Giappone, dove superare il processo di certificazione potrebbe risultare troppo complesso. Perciò le autorità sanitarie cinesi propendono per una distribuzione interna, con la possibilità di mettere a disposizione i propri vaccini a condizioni convenienti per i Paesi in via di sviluppo.


A novembre un rappresentante della China National Pharmaceutical Group ha dichiarato che l’azienda ha fatto richiesta di approvazione in Cina per il vaccino Sinopharm. Gli altri sarebbero stati approvati per l’uso in emergenza su categorie esposte come operatori sanitari e persone a rischio.

Regno Unito

EPA/FACUNDO ARRIZABALAGA | La Regina Elisabetta II

Il Regno Unito si prepara a essere il primo Paese a lanciare il vaccino sviluppato da Pfizer e BioNtech contro il Coronavirus a partire da questa settimana, rendendo disponibili le prime dosi per gli ospedali. La somministrazione comincerà martedì 8 dicembre con priorità per gli ultraottantenni, operatori sanitari impegnati in ospedale e personale e ospiti della case di cura. Come riporta il Daily Mail, anche la regina Elisabetta e suo marito Filippo riceveranno il vaccino nelle prossime settimane. Lei 94enne, lui 99enne, secondo il tabloid godranno della priorità per via dell’età e non come trattamento preferenziale.

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